Musica nuova a Strasburgo
Nel suo primo anno alla guida del festival Musica Stéphane Roth dedica una programmazione multidisciplinare all’esplorazione del corpo
«Il nostro corpo è lo spazio di interazione per eccellenza: un luogo di scambio e di circolazioni dalle frontiere mobili in trattativa costante con l’ambiente. I nostri gesti sono il nostro modo di rivolgerci agli altri, la nostra riconoscenza e le nostre interrogazioni. Ma può essere anche una prigione – come illustra l’opera maestra di Sarah Kane 4.48 Psychosis, messa in scena dall’Opéra du Rhin quest’anno – alla quale corriamo sempre il rischio di essere destinati a seconda che il suo aspetto venga giudicato bello o brutto, forte o debole, appartenente a un certo genere, a un certo colore, a una certa condizione morale. Come suggerì il filosofo Michel Foucault, il corpo è un’utopia potente e allo stesso tempo fragile»: così il neo-direttore Stéphane Roth spiega il tema al centro della programmazione della Trentasettesima edizione di Musica, la rassegna di musica contemporanea in programma dal 20 settembre al 5 ottobre a Strasburgo.
Il cartellone 2019 presenta oltre 130 composizioni di 75 compositori con 55 prime esecuzioni, che confermano la tradizionale attenzione della rassegna all’innovazione musicale in senso ampio e alle voci più interessanti del panorama internazionale della creazione contemporanea. Fra le personalità in evidenza nell’edizione 2019 la britannica Rebecca Saunders, fresca vincitrice del premio della Fondazione musicale Ernst von Siemens, il francese Hugues Dufourt e il belga Thierry De Mey. Uno sguardo anche sulla musica americana con la riscoperta del compositore, cantante e pianista Julius Eastman, singolare figura di minimalista contemporaneo e della compositrice Julia Wolfe. In cartellone anche la prima assoluta di Alles klappt di Ondrej Adamek sulla tragedia dei campi di concentramento e due eventi speciali con l’Ensemble Ictus protagonista di un tour de force musicale di 4 ore nei magazzini portuali di Strasburgo e dell’esecuzione di Einstein on the Beach di Philip Glass con il Collegium Vocale Ghent. Per il teatro musicale la rassegna presenta in prima francese 4.48 Psychosis, adattamento del testo teatrale di Sarah Kane con la musica di Philip Venables in collaborazione con l’Opéra du Rhin, una nuova produzione di Al gran sole carico d’amore di Luigi Nono in programma al Theater Basel, un adattamento dell’Odissea di Omero curato da Blandine Savetier, Symphonia Harmoniae Caelestium Revelationum di François Chaignaud, che darà voce e corpo ai canti della mistica Hildegarde von Bingen e, in chiusura di rassegna, Le Grand Dégenrement con tre generazioni di musicisti, danzatrici e artisti circensi.
Al di là dei programmi, due sono le vere novità dell’edizione 2019: la creazione di MiniMusica, un vero e proprio festival nel festival destinato al pubblico più giovane, e l’organizzazione di “laboratori di ascolto” che in futuro prevedono il coinvolgimento degli spettatori nel progetto del festival.
Il programma completo: https://festivalmusica.fr/
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