Gli ICMA Awards 2019
Fra le registrazioni premiate anche il Bernstein sinfonico dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia diretta da Antonio Pappano
Comunicati i vincitori degli International Classical Music Awards (ICMA) per il 2019, i premi assegnati ad artisti e registrazioni audio e video che dal 2011 hanno sostituito i MIDEM Classical Awards. I vincitori nelle diverse categorie sono stati scelti fra 319 produzioni audio e video prodotte da 107 etichette da una giuria di giornalisti di 18 testate musicali europee.
Come artista dell’anno si è imposto lo spagnolo Javier Perianes, come giovane artista dell’anno è stato indicato il fagottista croato Matko Smolciće il premio per la scoperta del 2019 la quattordicenne pianista armena Eva Gevorgyan già vincitrice di numerosi concorsi internazionali. Al pianista brasiliano Nelson Freire va invece il premio alla carriera, grazie al suo Brahms riproposto in una nuova registrazione digitale cinquant’anni dopo il suo debutto.
Il premio al compositore se lo aggiudica lo spagnolo Francisco Coll, unico allievo di Thomas Adès e voce emergente della scena internazionale, con commissioni della London Symphony Orchestra, Los Angeles Philharmonic, Ensemble Intercontemporain e London Sinfonietta. Il premio speciale per i risultati conseguiti è andato a Numa Bischof Ullmann per il lavoro svolto sulla scena musicale svizzera e della Basel Sinfonietta e della Lucerne Symphony Orchestra in particolare, di cui è sovraintendente dal 2004. Al violinista ventiduenne Stephen Waarts va infine l’Orchestra Award.
Nelle categorie dell’audiovisivo, Ars Produktion si impone come etichetta dell’anno. Attiva da 30 anni, l’etichetta tedesca si è distinta per l’attenzione ai giovani artisti, al recupero di lavori meno frequenti nel repertorio ma anche la qualità sonora delle registrazioni, in gran parte distribuite come super audio CD. Per la musica antica premiato il CD Music In Medieval Denmark: 13th – 15th Century dell’Ensemble Peregrina di Basilea (Tacet), mentre per il barocco si impongono i Concerti per violino BWV 1041, 1042, 1052 di Johann Sebastian Bach con il solista Frank Peter Zimmermann accompagnato dai Berliner Barock Solisten (Hänssler Classic) per la musica strumentale e 17th Century Sacred Music in Wroclaw con Concerto Palatino e Gli Angeli Genève accompagnati dalla Wroclaw Baroque Orchestra diretta da Stephan MacLeod (Claves) per la musica vocale.
Fra le registrazioni operistiche vince la Semiramide di Gioachino Rossini con Albina Shagimuratova, Daniela Barcellona, Mirco Palazzi, Barry Banks, Gianluca Buratto accompagnati dall’ Orchestra of the Age of Enlightenment diretta da Mark Elder (Opera Rara), mentre Elsa Dreisig con il suo album Miroir(s) (Erato) con l’Orchestre National de Montpellier diretta da Michael Schønwandt ha la meglio fra i recital vocali e la Cantata for the 20th Anniversary of the October Revolution di Sergei Prokofiev nell’esecuzione dell’Ernst Senff Choire dell’Erfurt Air Force Music Corps accompagnati dalla Staatskapelle Weimar diretta da Kirill Karabits (Audite) fra le opere corali.
Nella musica strumentale, fra i solisti si impone il fortepiano di Maxim Emelyanychev nella Fantasia K. 475 e nelle Sonate 14, 16 e 18 di Mozart (Aparté) e nella cameristica Es war einmal – Once upon a time con musiche di Robert Schumann e Jörg Widmann eseguite dal trio Jörg Widmann al clarinetto, Tabea Zimmermann alla viola e Denes Varjon al pianoforte (Myrios). Fra i concerti, il premio è andato ex-aequo all’album The Golden Age – Cello 1925 con musiche di Paul Hindemith, Ibert, Toche Martinůe seguite dal giovane violoncellista Christoph Heesch accompagnato da Eroica Berlin diretta da Jakob Lehmann (Genuin) e alla registrazione dei Concerti n. 1 e 2 di Bela Bartók con il violinista Christian Tetzlaff accompagnato dalla Finnish Radio Symphony Orchestra diretta da Hannu Lintu (Ondine).
Ex-aequo anche per la sinfonica che ha premiato l’Orchestra e Coro dell’Accademia di Santa Ceciliadiretta da Antonio Pappano nell’integrale delle Sinfonie di Leonard Bernstein (Warner Classics) e la Gürzenich-Orchester di Colonia diretta da Dmitrij Kitajenko nella Sinfonia n. 2 di Sibelius e nell’Allegretto grazioso di Grieg (Oehms Classics). Ancora Sibelius con la sua Incidental Music eseguita dalla Turku Philharmonic Orchestradiretta da Leif Segerstam (Naxos) è risultata la migliore fra le raccolte, mentre l’album In Time con il Concerto per violino op. 64 e l’Ottetto per archi op. 20 con la violinista (Alpha) vince fra i migliori programmi assortiti. Nelle registrazioni storiche ha la meglio Birgit Nilsson. The Great Live Recordings (Sony Classical) e la registrazione delle Sinfonie n. 1-4 di Arvo Pärt nell’esecuzione della NFM Wroclaw Philharmonic diretta Tönu Kaljuste (ECM New Series) nella contemporanea.
Palmarès diviso anche per i video: ex aequo per il dittico Il castello di Barbablù di Bartók e La voix humaine di Poulencallestito all’Opéra national de Paris dal polacco Krzysztof Warlikowski con la direzione musicale di Esa-Pekka Salonen e Barbara Hannigan solista (Arthaus Musik), e per Le nozze di Figarodi Mozart nell’allestimento firmato da Jürgen Flimm e Bettina Hartmann per la Staatsoper di Berlino con la direzione di Gustavo Dudamel e Ildebrando D’Arcangelo, Dorothea Röschmann, Anna Prohaska, Lauri Vasar e Marianne Crebassa fra gli interpreti (Accentus Music). Premiato infine Belcanto – The Tenors of the 78 Era di Jan Schmidt-Garre (Naxos) nella categoria documentari (Naxos).
I premi verranno assegnati nel corso di una cerimonia di gala che avrà a luogo al KKL di Lucerna il prossimo 10 maggio 2019 con la partecipazione della Lucerne Symphony Orchestra diretta da Lawrence Foster.
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