I “passaggi” del Festival Aperto

A Reggio Emilia dal 15 settembre tre mesi tra e fra musica, teatro, danza, circo e altre visioni

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Gidon Kremer, foto di Angie Kremer
Gidon Kremer, foto di Angie Kremer

Presentata qualche giorno fa da Paolo Cantù, direttore artistico della Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, e dal presidente della stessa fondazione, il sindaco della città emiliana Luca Vecchi, la decima edizione del Festival Aperto propone, a partire dal 15 settembre e per i tre mesi successivi, un’originale miscela composta da musica, teatro, danza, circo e altre declinazioni dell’espressività contemporanea, snodandosi fra 28 eventi: concerti e spettacoli che troveranno spazio nei tre teatri della Fondazione – il Municipale Valli, l’Ariosto e il Cavallerizza – segnando anche una tappa alla Fonderia Aterballetto.

L’inaugurazione del festival è affidata, il 15 settembre, al concerto di Enrico Rava e Stefano Bollani avviando un’edizione 2018 che porta il titolo Passaggi, un richiamo all’importanza del concetto di “trasformazione” che comprende anche meccanismi artistici e sociali che si trovano riassunti nel sottotitolo “Rivoluzioni – Canzoni”.

Il programma si snoda attraverso alcuni percorsi di programmazione, caratterizzati da suggestioni che danno coerenza ai differenti tracciati tematici: dalle "Rotte est-europee", con un progetto di Gidon Kremer – Preludes to a Lost Time (Imaginary Dialogues) – che affianca il violino “caminante” di Luigi Nono e i Preludi del compositore ebreo-russo Mojsej Vajnberg, con le immagini del fotografo lituano Antanas Sutkus (Teatro Valli, 22 settembre); o ancora con la Chamber Orchestra of Europe (Teatro Valli, 10 novembre) e con il regista belga Ivo van Hove e il suo progetto sul ciclo di canzoni Diary of One Who Disappeared di Leoš Janáček (Teatro Cavallerizza, 8 dicembre).

"Anti-pop songs", oltre a Enrico Rava con Stefano Bollani, propone la commissione a Giovanni Guidi e al suo Rebel Quintet, dedicata alle canzoni di lotta di tutto il mondo, con un focus speciale su quelle italiane (Teatro Ariosto, 6 ottobre), mentre a 25 anni dalla scomparsa di Frank Zappa, l’Ensemble "Giorgio Bernasconi" dell’Accademia Teatro alla Scala riproporrà The Yellow Shark (sul podio Peter Rundel, già al fianco di Zappa; Teatro Valli, 12 ottobre). Country for Old Men è invece il progetto di John Scofield, alla riscoperta delle radici musicali americane (Teatro Ariosto, 26 ottobre). Infine, O Supersong, nuova produzione del festival con il duo Cristina Zavalloni – Fabrizio Puglisi e l’Mdi Ensemble (Teatro Cavallerizza, 2 novembre).

"Sol # – concerti con parole" è una serie di 4 concerti il sabato tardo pomeriggio sul palcoscenico del Teatro Valli: Giacomo Baldelli, Daniele RoccatoSilvia Tarozzi e Deborah Walker e il trio Mirco Ghirardini – Andrea Rebaudengo – Simone Beneventi,  con un concerto-performance dedicato al maggio 68. 

Ricco anche il programma di teatro (con la nuova opera in musica di Filippo Perocco, Antonio Rezza...), di danza e per bambini. Tutti i dettagli sul sito dei Teatri di Reggio Emilia.

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