La scomparsa di Patricia Adkins Chiti
La fondatrice di "Donne in Musica"
All’alba del 12 giugno ci ha lasciato Patricia Adkins Chiti, mezzosoprano e musicologa inglese, fondatrice e presidente della Fondazione “Donne in Musica”, ente che promuove e sostiene compositrici e creatrici di musica di ogni nazionalità attraverso una propria rete di 27.000 autrici, esecutrici, didatte, musicologhe e ricercatrici in 113 Paesi tramite concerti, commissioni di lavori nuovi, e grandi eventi in luoghi importanti con le musiche di donne del passato e del presente.
Se ne è andata una "pasionaria”, una donna con una grinta inesauribile, che da oltre quarant’anni si batteva con passione e tenacia nel mondo musicale internazionale per dare voce alle compositrici contemporanee. Le sue ricerche hanno svelato l’altra parte della storia della musica, quella dimentica – o taciuta? – delle donne, colmando le pagine vuote dei manuali; le sue indagini statistiche hanno risvegliato le stanze del potere dall’assopimento; le sue conferenze hanno destato le coscienze e incuriosito il pubblico. Era sempre impegnata in mille progetti, portati avanti con la medesima serietà e passione, e sempre pronta ad organizzare una nuova chiamata internazionale per ricercare partiture, in collegamento con più di un centinaio di Paesi nel mondo con cui la Fondazione era riuscita a fare rete.
Perché la cosa più importante per promuovere le donne in musica - non si stancava mai di ripeterlo! – era che le stesse facessero rete e unissero le forze, con le loro competenze e capacità, per ritrovare quello spazio sul palcoscenico che da millenni è stato loro precluso.
Il progetto in cui era impegnata in questi mesi è l’importante Concerto di Gala del prossimo 5 novembre al Teatro Argentina di Roma. La Fondazione è stata, infatti, invitata dall’Alto Commissariato per i Diritti Umani delle Nazioni Unite (OHCHR) ad essere partner per le celebrazioni dei 70 anni della firma della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Per questo evento è stata organizzata una chiamata internazionale per le donne compositrici che vedrà la scelta di dieci nuove opere che saranno eseguite al concerto. Non solo, la musicologa era anche impegnata in queste settimane nella preparazione di una conferenza che avrebbe tenuto a Vienna all’inizio di luglio per inaugurare l’istallazione di MusicaFemina a Schönbrunn e nella ideazione di un programma pianistico che avrebbe accompagnato l’evento.
Patricia Adkins Chiti ha avuto la forza e il coraggio di non arrendersi mai, percorrendo un cammino decisamente non facile. In questo modo ha realizzato tante vittorie, per tutte noi. Ma la strada è ancora lunga e tortuosa e anche se lei ha lasciato un segno evidente (più di cinquanta pubblicazioni tra libri scritti in prima persona, promossi dalla Fondazione e contributi inseriti in saggi; oltre 1500 eventi musicali dal vivo con musiche di oltre 6700 compositrici da 79 Paesi) dobbiamo continuare la sua missione.
“No country is without women making music. Humanity would be poorer without our contribution. When children are born, mothers sing”, questa la sua citazione preferita.
Grazie Patricia.
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