I solisti del Bologna Festival

La trentasettesima edizione dal 28 marzo

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La Rotterdam Philharmonic con Yannick Nézet-Séguin
La Rotterdam Philharmonic con Yannick Nézet-Séguin

Inizierà il 28 marzo la nuova rassegna di Bologna Festival, oggi alla sua XXXVII edizione. Come di consueto propone grandi solisti (tra cui la violinista Isabelle Faust, i pianisti Martha Argerich e Dmitry Shishkin), raffinati direttori (tra gli altri, Yannick Nézet-Séguin, John Eliot Gardiner, Myung-Whun Chung, Ottavio Dantone), rinomate orchestre e formazioni, oltre a giovani interpreti vincitori di concorsi (al pianoforte Francesco Granata e Filippo Gorini, al violino Emma Parmigiani, al violoncello Paolo Bonomini).

Tra l’Eroica di Beethoven, il Concerto per pianoforte di Schumann, poi Brahms, Dvořák, Ravel, Rachmaninov, Debussy, Čajkovskij, Skrjabin, Mozart, Haydn e quattro appuntamenti dedicati a Bach, i programmi coniugano la varietà di repertorio con una speciale attenzione alla selezione di complessi votati all’esecuzione storicamente informata.

L’immancabile attenzione del Festival per il contemporaneo si conferma negli appuntamenti in omaggio a Berio (durante i quali saranno proposti anche brani di Webern, Berg, Ligeti, Dallapiccola, Stravinskij) con il Quartetto Prometeo, la Kammerorchester Hannover e con composizioni per due pianoforti suonate da Alberto Miodini e Pierpaolo Maurizzi. Vi fanno da contraltare esecuzioni di musica vocale medievale (con La Reverdie), rinascimentale (con Odhecaton) e barocca (con il soprano Monica Piccinini), la serata dedicata a Rossini (con il mezzosoprano Anna Bonitatibus) e quella dedicata a Liszt (con il Coro del Teatro Comunale di Bologna). Non mancano gli eventi collaterali, come il viaggio musicale a Versailles e le conferenze su Berio e sugli epistolari di Beethoven, Schumann e Schönberg.

Sul sito (www.bolognafestival.it) il programma completo.

 

 

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