Schwetzingen in transito
Presentato il programma del Festival SWR di Schwetzingen del prossimo aprile
Anno secondo per Heike Hoffmann, direttore artistico degli Schwetzinger SWR Festspiele, il festival musicale della radiotelevisione del Baden-Württemberg, che quest’anno compie 56 anni. “Übergänge” (Transizioni) è il tema scelto per il 2018, che aprirà ufficialmente il 27 aprile nel Rokokotheater della residenza di Schwetzingen con la prima assoluta di Argo, dramma in musica dello spagnolo José María Sánchez-Verdú su testo di Gerhard Falkner, il cui allestimento, realizzato in coproduzione con lo Staatstheater di Main, sarà curato da Sabrina Hölzer e avrà le scene e i costumi di Etienne Pluss. A guidare la SWR Symphonieorchester e il coro dello Staatstheater di Mainz, con l’apporto del SWR Experimentalstudio, sarà lo stesso Sánchez-Verdú. Soggetto a parte, più classici gli altri appuntamenti con il teatro musicale che prevedono il 18 maggio la rappresentazione in forma semiscenica curata da Deda Cristina Colonna de La Fiera di Venezia di Antonio Salieri con gli stumentisti e il coro de L’Arte del Mondo diretti da Werner Ehrhardt, e The Fairy Queen con l’Akademie für Alte Musik di Berlino e il RIAS Kammerchor diretti da Rinaldo Alessandrini, presentato anche in una versione semiscenica curata da Richard von Bernuth, che chiuderà la rassegna il 26 maggio.
Tradizionalmente molto ricco il cartellone di musica da camera, che prevede, fra l’altro, numerosi concerti in varie costellazioni delle due artiste in residenza al festival per questa edizione: la violista Antje Weithaas e la violoncellista Tanja Tetzlaff. Nello spirito del tema del festival sarà la rassegna “Grenzgänge” (frontalieri) con quattro concerti nell’Orangerie che vedranno impegnati il tenore Marco Beasley accompagnato dall’ensemble Constantinople in musiche del rinascimento e primo barocco fra oriente e occidente, il Calefax Reed Quintet in un programma fra classica e jazz, il violinista Florian Donderer con Tanja Tezlaff e le percussioni di Hans-Kristian Kjos Sørensen in un percorso da Bach a Cage, e il violista Nils Mönkemeyer con il tiorbista Andreas Arend in viaggio da Kapsberger a Jimi Hendrix. Fra gli altri appuntamenti, sei appuntamenti matinée con il Minguet Quartett, il Rolston String Quartet, l’Apollon Musagète Quartett, il Belcea Quartet, il Pavel Haas Quartett e il Pacifica Quartet; serate con i pianisti Bertrand Chamayou, Gilles Vonsattel, Dezső Ránki, Christian Blackshaw; e un concerto dei vincitori del concorso dell’ARD, fra i quali il giovane violinista palermitano Andrea Obiso.
Se hai letto questa news, ti potrebbero interessare anche
Il 2024 ha rappresentato un anno di svolta tra attività di rete, promozione culturale e valorizzazione del territorio
Il 27 novembre Simon Boccanegra inaugura la Stagione 2024-25 dell’Opera di Roma