Faust d'immagini a Liegi
Berlioz con la regia di Raimondi
Recensione
classica
Ruggero Raimondi ha voluto cimentarsi con la creazione di un nuovo allestimento de La damnation de Faust di Berlioz che, si sa, non si presta molto ad essere messa in scena data la sua dimensione innanzitutto sinfonica. Una sfida non da poco, che il grande ex basso non è riuscito a dominare, a lui comunque l’onore di averci provato. La soluzione adottata è una struttura modulabile in metallo con più livelli – che sembra un po’ un gasometro, un po’ la gabbia di un circo o gli spalti di un teatro mobile - su cui Raimondi fa andare su e giù gli interpreti, ma sopratutto l’idea di base è un velo dinanzi al palcoscenico su cui vengono proiettate in gran quantità immagini con il risultato che sembra a momenti di assistere ad una di quelle vecchie registrazione audio che oggi si propongono, appunto, con una sequenza di foto ad accompagnarle. I protagonisti non l’hanno aiutato: essendo il previsto Marc Laho malato, per il ruolo di Faust è stato chiamato il tenore americano Paul Groves, dalla buona dizione francese ma a tratti dalla voce strozzata, migliore nella seconda parte. Assolutamente incomprensibile al contrario la georgiana Nino Surguladze nei panni di Margherita, con una bella voce piena, calda, che si fa notare per corposità delle note più basse, non adatta al ruolo. Ildebrando D’Arcangelo è invece un Mefisfofele elegante che se la cava nella parte; appropriato in questo caso, e apprezzabile, pure Laurent Kubla nel ruolo dell’ubriaco Brander. L’azione la conduce l’orchestra, ma la direzione di Patrick Davin non riesce a far esprimere con sufficiente nitidezza tutta la varietà e complessità della partitura di Berlioz. Il coro è preparato ma i movimenti a cui è costretto, e con costumi brutti, lo penalizzano. Luci d’effetto e qualche buona idea di regia qua e là.
Note: Nuova produzione Opéra Royal de Wallonie-Liège
Interpreti: Paul Groves (Faust), Nino Surguladze (Marguerite), Ildebrando D’Arcangelo (Méphistophélès), Laurent Kubla (Brander)
Regia: Ruggero Raimondi
Scene: Daniel Bianco
Costumi: Jesús Ruiz
Orchestra: Opéra Royal de Wallonie-Liège
Direttore: Patrick Davin
Coro: Opéra Royal de Wallonie-Liège
Maestro Coro: Pierre Iodice
Luci: Albert Faura
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