Commissionata dai teatri veneziani quando Salieri era Opernkapellmeister alla corte di Vienna, "La scuola de’ gelosi”i fu una delle sue opere di maggior successo, in Italia e in Europa. I temi della fedeltà in amore e della gelosia, gli intrighi e le simulazioni e la stessa vicenda, che mette in scena personaggi appartenenti a diverse classi sociali, capaci di vivere in modo diverso il sentimento amoroso, anticipano i topoi della trilogia Mozart-Da Ponte: il conte, che corteggia una donna di ceto sociale inferiore, esprime il proprio interesse per il gentil sesso in un’aria di catalogo molto vicina anche metricamente a quella di Leporello. L’allestimento nasce in coproduzione con i teatri di Belluno, Jesi, Verona, Chieti e Maggio Musicale, ed è stato realizzato su iniziativa della Fondazione Antonio Salieri di Legnago, con scene e costumi costruiti a Jesi, nei laboratori del Teatro. Il cast di giovani cantanti, solisti dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino, ha interpretato con gusto appropriato i brillanti pezzi di insieme, i frizzanti recitativi e le arie, per la maggior parte semplici e non troppo sviluppate, con l’eccezione di quelle della Contessa, personaggio a cui Salieri affida i brani più complessi ed articolati nonché accenti diversi, che vanno dallo sdegno al patetismo. La Longari in effetti è emersa anche per qualità vocali nel cast, nel complesso un po’ debole nell’emissione tanto da essere coperto a volte dall’orchestra. Anche la Bellocci si è distinta per sicurezza vocale e capacità di recitazione. Spettacolo in ogni caso gradevole e di qualità, non da ultimo per i graziosi e coloratissimi costumi e la particolare scenografia, bidimensionale, con arredi ed accessori disegnati.
Note: Note: dramma giocoso in due atti su libretto di Caterino Mazzolà. Prima rappresentazione : Venezia, 27 dicembre 1778, Teatro San Moisé. Seconda versione : Vienna, 1783, Burgtheater, revisione del libretto di Lorenzo Da Ponte. Trascrizione dall'autografo di Jacopo Cacco e Giovanni Battista Rigon
Interpreti: Conte Bandiera, Patrick Kabongo Mubenga
Contessa Bandiera, Francesca Longari
Blasio, un commerciante di grano, Benjamin Cho
Ernestina, sua moglie, Eleonora Bellocci
Lumaca, servitore di Blasio, Qianming Dou
Carlotta, cameriera di locanda, Ana Victoria Pitts
Il Tenente, cugino di Blasio e amico del conte, Manuel Amati
Regia: Italo Nunziata
Scene: Andrea Belli
Costumi: Valeria Donata Bettella
Orchestra: I Virtuosi Italiani
Direttore: Giovanni Battista Rigon
Luci: Marco Giusti