Traviata crepuscolare, fra Proust e Visconti

Grande successo di pubblico per lo spettacolo inaugurale del San Carlo

Recensione
classica
Teatro San Carlo Napoli
Giuseppe Verdi
09 Dicembre 2012
Il “tutto esaurito” che campeggia nella biglietteria del San Carlo in corrispondenza della locandina della [i]Traviata[/i] è il segno più tangibile del successo riscosso dallo spettacolo inaugurale della stagione 2012-13. Se una parte di questo risultato è da attribuire all’efficace campagna mediatica che ha puntato soprattutto sulla regia di Ferzan Ozpetek, è pur vero che alla prova dei fatti lo spettacolo dimostra diversi elementi di pregio. In primo piano metteremo senza esitare la smagliante direzione di Michele Mariotti, del quale bisogna ormai cominciare a parlare come di uno dei migliori direttori della nuova generazione: nel suo lavoro sulla partitura - attento ai dettagli e alle indicazioni testuali senza perdere di vista le linee maestre - convivono acume interpretativo e un entusiasmo che si trasmette positivamente all’orchestra, (un po’ meno) al coro, e al cast vocale. Al centro della scena Carmen Giannattasio, i cui mezzi vocali sono considerevoli, incarna Violetta con rara forza emotiva; al suo fianco tengono bene la scena Saimir Pirgu e Simone Piazzolla. Spostata l’azione nella Parigi belle époque, fra un occhio a Proust e un altro a Visconti, la mano di Ozpetek cala l’opera in una tinta decadente e crepuscolare: dal fasto fin eccessivo della scena iniziale si giunge alla spoglia desolazione di quella finale dove nel buio completo si staglia, colpito da luce bianca, solo il letto di Violetta. Lo spettacolo è persuasivo ma segni registici particolarmente forti non ce ne sono, a parte qualche idea di sapore cinematografico (nel finale l’apparire e scomparire dei sogni di Violetta) e il vezzo un po’ fuori luogo dei richiami orientaleggianti. Le bellissime scene di Dante Ferretti mantengono le promesse, così come i costumi di Alessandro Lai che rimandano a Boldini.

Interpreti: Violetta Valery : Carmen Gannattasio Alfredo Germont: Saimir Pirgu Giorgio Germont : Vladimir Stoianov / Simone Piazzolla

Regia: Ferzan Ozpetek

Scene: Dante Ferretti

Costumi: Alessandro Lai

Coreografo: Alessandra Panzavolta

Direttore: Michele Mariotti

Maestro Coro: Salvatore Caputo

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