Il Nabucco "spettrale" di Stefano Poda
Il nuovo allestimento ha debuttato a Bassano del Grappa
Recensione
classica
Un girone infernale in cui cielo e terra, vita e morte, bene e male sono davanti agli occhi dello spettatore dall’inizio alla fine come i lati opposti della stessa medaglia. È un Nabucco cupo, sinistro, volutamente introspettivo quello di Stefano Poda, che ha riletto la terza opera di Giuseppe Verdi al palaBassano firmando anche scene, costumi e luci nella nuova produzione dei Teatri Lirici del Veneto in collaborazione con la Fondazione Lirica Teatro Verdi di Trieste. La scena, unica per tutti e quattro i quadri, è spoglia, sinistra, una “terra desolata” alla T.S. Eliot resa ancora più spettrale dalla schiera di manichini senza volto che, umanoidi mummificati, pendono capovolti dal soffitto. Sono i “muti sembianti” citati nel libretto di Temistocle Solera? Oppure lo specchio, l’anima nuda, la dimensione spirituale di ebrei e babilonesi come Stefano Poda spiega nelle note di regia? Ci chiediamo se il pubblico abbia veramente compreso l’intenzione dichiarata dal regista di trasformare in interiore la drammaturgia di quest’opera. Togliere da Nabucco ogni segno e simbolo, ogni riferimento contingente catapultandolo in una dimensione atemporale (ma sarà veramente fuori dal tempo vestire Abigaille con un lungo cappotto di pelle nera e, sigaretta accesa in mano, farla fumare nervosamente nel duetto Donna chi sei?), annullare ogni caratterizzazione politico religiosa anche con l’uniformità dei costumi, rende faticoso attribuire alla storia il vero senso che trasuda dalle note di Verdi. Senso che talvolta viene deviato anche dalla direzione musicale, a tratti priva della tensione ruvida richiesta dalla partitura. Sul palco, in un cast vocale non sempre compatto, spicca per qualità il Nabucco autoritario e convincente del baritono messicano Carlos Almaguer.
Interpreti: Nabucco Carlos Almaguer Ismaele Armaldo Kllogjeri Zaccaria Ernesto Morillo Abigaille Sorina Monteanu Fenena Romina Tommasoni Il gran sacerdote di Belo Christian Faravelli Abdallo Massimiliano Chiarolla Anna Silvia Celadin
Regia: Stefano Poda
Scene: Stefano Poda
Costumi: Stefano Poda
Orchestra: Teatro Verdi di Trieste
Direttore: Antonello Allemandi
Coro: Teatro Verdi di Trieste
Maestro Coro: Paolo Vero
Luci: Stefano Poda
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