Mozart musica e parole

Verona: Mario Brunello & friends alle prese con la Sinfonia n. 40

Recensione
classica
Teatro Ristori Verona
08 Marzo 2012
Mozart non solo suonato ma anche raccontato, anzi, sezionato e analizzato per riscoprirlo attraverso un nuovo e illuminante bagaglio di suggestioni. È un viaggio tra parole e note quello progettato da Mario Brunello per il nuovo Teatro Ristori di Verona il cui titolo, «W.A.M. K550», è l’acronimo di Wolfgang Amadeus Mozart seguito dal riferimento di catalogo della celebre "Sinfonia n.40 in sol maggiore". La pagina mozartiana è in realtà solo il pretesto e il punto di approdo di un dettagliato viaggio alla ricerca di legami e divergenze tra stili ed epoche diverse, un itinerario in tre concerti che ha suddiviso in due giornate (la mattina sempre dedicata alla scuole) i quattro tempi della Sinfonia, eseguita da capo a fondo solo l’ultima sera. Per quest’avventura Brunello ha scelto speciali compagni di viaggio: Michele Dall’Ongaro, il direttore dei programmi musicali di Radio3 che con il violoncellista ha condiviso il timone nelle vesti di narratore, la violinista Sonig Tchakerian, il violista Luca Ranieri, i pianisti Andrea Lucchesini ed Edoardo Strabbioli e i musicisti dell’Orchestra Giovanile Italiana. Siamo saliti sulla barca di Brunello per la seconda tappa del viaggio, dedicata agli ultimi due movimenti della Sinfonia K550, il Minuetto e il Finale. «Utilizziamo Mozart per avvicinare altre bellissime partiture che con questa hanno delle relazioni», spiega Brunello prima di imbracciare il suo Maggini e attaccare i Minuetti della “Suite n.1" di Bach” «che ritroviamo anche nella Sinfonia come fondamenta a sorreggere un grattacielo». La stessa logica di nessi condivisi viene applicata a Beethoven e Brahms e, tra divertenti aneddoti sulla vita Amadé raccontanti con ironia da Dall’Ongaro, si sbarca sull’ultimo movimento della Sinfonia specchiato nella teatralità di Rossini.

Interpreti: Mario Brunello narratore e violoncello Michele dall’Ongaro narratore Sonig Tchakerian violino Luca Ranieri viola Edoardo Strabbioli pianoforte Solisti dell’Orchestra Giovanile Italiana Annamaria Di Lauro flauto Alice Milan violino Peter Krause violoncello Teona Kazishvili violino Laura Hernandez Garcia viola

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Torino: inaugurazione di stagione con Le nozze di Figaro

classica

Saltata la prima per tensioni sindacali, il Teatro La Fenice inaugura la stagione con un grande Myung-Whun Chung sul podio per l’opera verdiana

classica

Jonas  di Carissimi e Vanitas  di cinque compositori contemporanei hanno chiuso le celebrazioni per i trecentocinquanta anni dalla morte del grande maestro del Seicento