Hoffmann e le donne

A Monaco Diana Damrau nei tre ruoli femminili dell’opera di Offenbach

Recensione
classica
Bayerische Staatsoper Monaco
Offenbach
04 Ottobre 2011
Capita abbastanza di rado vedere un’interprete femminile cimentarsi nei “tre drammi in un solo dramma” e misurarsi con le tre sembianze (e voci) della stessa donna trasfigurata nelle fantasie alcoliche di Hoffmann. Tralasciando l’Adèle Isaac della creazione nel 1881 (priva dell’atto veneziano), nella “sua” Monaco, Diana Damrau è l’ultima di una galleria di interpreti di rango, specie soprani di coloratura, che comprende Beverly Sills, Edita Gruberová e Joan Sutherland. La Damrau ha classe da vendere: è fresca e brillante, vocalmente sicura e spigliata per affrontare la metamorfosi dalle spericolate acrobazie della bambola Olympia ai tormenti mortiferi della languida Antonia, ma la sua solarità la rende appena meno credibile nei panni della fosca seduttrice mercenaria Giulietta. La sua controparte unica, Rolando Villázon, dopo le note traversie degli ultimi mesi, ritrova lo slancio di un tempo, e, anche se la voce non ha più lo smalto degli esordi, l’interprete è generoso e accattivante e conquista con la buffonesca simpatia. A Monaco il “villain” è uno e ha il fisico e la voce imponenti di John Relyea, del tutto all‘altezza della solida reputazione “demoniaca” costruita sull’altra sponda dell‘Atlantico. Azzeccato anche il resto del cast, che comprende la brava Angela Brower come Nicklausse (Hoffmann in calzoni corti) e il brillante caratterista Kevin Conners nei tre ruoli dei servi. In buca, Costantinos Carydis prende “sul serio” l’articolata partitura di Offenbach, enfatizzando il lato drammatico e tirando un po’ via su quello leggero. Nell’impianto fisso della scena di Giles Cadle, ricca di effetti quanto di colori quasi quanto i bei costumi di Buki Shiff, Richard Jones firma una regia tutta leggerezza e ritmo. Pubblico entusiasta. Tutto esaurito anche in luglio.

Note: Nuovo allestimento dell’Opera di Stato Bavarese di Monaco in coproduzione con l’English National Opera di Londra. Altre rappresentazioni: 9, 12, 17, 21, 25 novembre 2011; 19 e 23 luglio 2012 per i Münchner Opernfestspiele.

Interpreti: Diana Damrau (Olympia/Giulietta/Antonia/Stella), Kevin Conners (Cochenille/Pitichinaccio/Frantz), John Relyea (Lindorf/Coppélius/Dapertutto/Miracle), Angela Brower (Nicklausse/Muse), Okka von der Damerau (Una voce dalla tomba), Rolando Villazón (Hoffmann), Ulrich Reß (Spalanzani), Dean Power (Nathanael), Tim Kuypers (Hermann), Christian Rieger (Schlémil), Andrew Owens (Wilhelm), Christoph Stephinger (Crespel/Luther)

Regia: Richard Jones

Scene: Giles Cadle

Costumi: Buki Shiff

Coreografo: Lucy Burge

Orchestra: Bayerisches Staatsorchester

Direttore: Constantinos Carydis

Coro: Chor der Bayerischen Staatsoper

Maestro Coro: Sören Eckhoff

Luci: Mimi Jordan Sherin

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