La Frau ohne Schatten di Christof Loy ha sorpreso tutti. Loy accantona completamente il lato favolistico presente in Hofmannsthal ambientando la vicenda in un teatro ottocentesco. Ciò basterebbe a far pensare a una meta-opera. C’è di più. In scena i personaggi in abiti quotidiani stanno in realtà provando la Frau: leggono la parte sul leggìo supervisionati da un regista, contornati da una segretaria, cameriere e sorveglianti. Il senso di straniamento è acuito dal fatto che la rappresentazione ha luogo negli anni ’50, riferimento – non immediatamente comprensibile – alla prima incisione dell’opera realizzata a Vienna nel 1955 sotto la bacchetta di Karl Böhm.
Qui la storia della Donna senz’ombra è costretta a emergere solo attraverso la musica. Certo, la grandezza della partitura di Strauss è tale che neanche una regia così anticonvenzionale può ostacolare il suo completo dispiegamento. Il merito è tutto del geniale Christian Thielemann che non delude mai le aspettative. La sua acuta interpretazione, con i Wiener in forma come sempre, mette in luce ogni singolo elemento di forza dell’opera, eseguita senza tagli. Sul versante musicale davvero non si può volere di più; il pubblico salisburghese lo sa e ha accolto con grande calore il direttore d’orchestra. Non altrettanto si può dire del regista che alla fine è stati buati. Di pregio il cast vocale: su tutti svettano la moglie del tintore Evelyn Herlitzius, applauditissima, e la nutrice Michaela Schuster; bravi il gagliardo imperatore Stephen Gould e Wolfgang Koch, il tintore, anche se quest’ultimo non si distingue per presenza scenica; mentre l’imperatrice Anne Schwanewilms ha avuto qualche momento di debolezza. Rachel Frenkel, in abiti maschili, ha saputo conferire il preciso tratto di ineluttabilità alla voce del falco.
Note: Drammaturgia: Thomas Jonigk
Interpreti: Stephen Gould, Der Kaiser / Anne Schwanewilms, Die Kaiserin / Michaela Schuster, Die Amme.
Wolfgang Koch, Barak, der Färber / Evelyn Herlitzius, Sein Weib
Markus Brück, Der Einäugige / Steven Humes, Der Einarmige.
Andreas Conrad, Der Bucklige / Thomas Johannes Mayer, Der Geisterbote /
Rachel Frenkel, Die Stimme des Falken.
Regia: Christof Loy
Scene: Johannes Leiacker
Costumi: Ursula Renzenbrink
Coreografo: Thomas Wilhelm
Orchestra: Wiener Philarmoniker
Direttore: Christian Thielemann
Coro: Konzertvereinigung Wiener Staatsopernchor
Maestro Coro: Thomas Lang
Luci: Stefan Bolliger