Visita guidata in Flatlandia
Una nuova realizzazione musicale del testo di Abbott a Città di Castello
Recensione
classica
Da diversi anni a Città di Castello Festival delle Nazioni e Teatro degli Illuminati co-producono una lettura musicale (in forma di melologo) di un testo letterario significativo, attinto al patrimonio della nazione tematizzata nel festival, affidando la nuova partitura alle cure di un compositore italiano. Il progetto, che è intitolato 'Il viaggio' e si deve a David Riondino e Fabio Battistelli, incontra quest'anno uno dei capolavori della letteratura fantastico-speculativa dell'Ottocento, Flatlandia di Abbott, e - oltre a Flavio Emilio Scogna quale compositore - coinvolge anche Piergiorgio Odifreddi quale controcanto scientifico-divulgativo a chiosa della recitazione dello stesso Riondino.
Flatlandia è forse uno dei testi più problematici da mettere in musica, a partire dalla questione di una sua drammaturgia: l'aspetto intellettuale e geometrico del racconto è infatti fuso a quello narrativo, con punte di satira sociale il cui ambiguo sarcasmo rimane enigmaticamente sospeso tra ribaltamento e scoperta invettiva. Nello scegliere la direzione d'approccio, gli autori hanno preso entrambi - ognuno nel suo - quella della riflessione piuttosto che della drammatizzazione, per cui l'uscita dal testo verso il commento matematico non è stata affatto occultata, bensì esibita con tutto il suo straniamento (ma forse poteva essere più strutturata sotto l’aspetto rappresentativo), mentre la musica ha seguito le suggestioni geometrico-astratte dando voce preferenziale solo all'io narrante in un suo alter-ego strumentale (il clarinetto). Ottima la realizzazione musicale, guidata dallo stesso Scogna, dell'Ensemble degli Illuminati, e confortante - si trattava pur sempre di una prima assoluta! - la presenza di pubblico.
Interpreti: David Riondino, voce narrante; Piergiorgio Odifreddi, controcanto matematico
Orchestra: Ensemble degli Illuminati. Angelo Cicillini, violino; Ulrike Brand, violoncello; Fabio Battistelli, clarinetto; Simone Nocchi, pianoforte; Pino Cangialosi, fagotto e percussioni
Direttore: Flavio Emilio Scogna
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