Dopo la catastrofe

Torna "L'anello del Nibelungo" eseguito integralmente in due giornate dai complessi dell'Opera di Colonia. Occasione imperdibile per godere della straordinaria coerenza stilistica del capolavoro wagneriano nell'appassionante produzione di Robert Carsen e Patrick Kilmoth. Trionfo personale per il direttore Markus Stenz, dedicatissimo e instancabile timoniere, che ha guidato al successo con mano sicura il nutrito cast e la Gürzenich Orchester.

Recensione
classica
Oper Köln Köln (Colonia)
Richard Wagner
10 Marzo 2007
A distanza di un anno, l'Opera di Colonia riprende con immutato successo "L'anello del Nibelungo" in due giorni nella straordinaria messa in scena di Robert Carsen e Patrick Kinmonth. Impresa titanica, seguita da un pubblico attento ed entusiasta, che dà a quest'opera monumentale la giusta dimensione e ne fa cogliere i legami e la profonda coerenza stilistica. L'appassionante e radicale visione di Carsen rende giustizia al grande respiro della narrazione wagneriana e appassiona grazie alla sapienza drammaturgica e all'incalzante scansione cinematografica delle scene. Rispetto alla lettura storicistica di Chéreau del 1976 che finiva con una visione positiva di un popolo pronto a ricostruire il mondo, in Carsen l'inizio è già una fine, è il giorno dopo la catastrofe, è un mondo di macerie coperte da una fitta neve post-nucleare con dèi-borghesi persi in sterili riti di morte. Sopravvissuto al disastro, Wotan fallisce la sua missione di riscatto poiché rifiuta di costruire un nuovo ordine fondato sull'amore. Gli struggenti abbracci di Wotan al cadavere di Siegmund e alla figlia Brünhilde nella neve nel finale della Walküre (vero nodo drammaturgico per Carsen) sono la dolorosa presa d'atto del suo fallimento. Neppure nel nuovo ordine imposto da Hagen, non ci sarà spazio per l'amore e la maledizione dell'oro porterà ad una nuova e stavolta definitiva catastrofe: le fiamme divoreranno le tracce della civiltà degli uomini, prima che uno spettacolare diluvio cancelli ogni traccia di questo epocale fallimento. Impossibile elencare tutti gli interpreti vocali, il cui impegno va elogiato in blocco. Va citata almeno l'ammirevole prova della Gürzenich Orchester diretta con infaticabile slancio dal direttore Markus Stenz, salutati trionfalmente alla fine di quasi 20 ore di lavoro.

Note: Ralf Lukas ha sostituito Jan-Hendrik Rootering nel ruolo di Wotan nella "Walküre".

Interpreti: Der Ring in zwei Tage (L'Anello in due giorni) [Das Rheingold] Philip Joll, Samuel Youn, Hauke Möller, Arnold Bezuyen, Oskar Hillebrandt, Johannes Preißinger, Andreas Hörl, Dieter Schweikart, Dalia Schaechter, Machiko Obata, Anne Pellekoorne, Ausrine Stundyte, Regina Richter, Viola Zimmermann [Die Walküre] Thomas Mohr, Dieter Schweikart, Jan-Hendrik Rootering, Ricarda Merbeth, Irene Theorin, Ausrine Stundyte, Katharina Leyhe, Regina Richter, Christiane Hiemsch, Machiko Obata, Andrea Andonian, Alexandra Thomas, Kristina Wahlin [Siegfried] Stefan Vinke, Philip Joll, Barbara Schneider-Hofstetter, Insun Min [Götterdäm-merung] Albert Bonnema, Samuel Youn, Philip Kang, Regina Richter, Dalia Schaechter, Dalia Schaechter, Viola Zimmermann, Machiko Obata, Kristina Wahlin

Regia: Robert Carsen

Scene: Patrick Kinmonth

Costumi: Patrick Kinmonth

Orchestra: Gürzenich-Orchester Köln

Direttore: Markus Stenz

Coro: Coro dell'Opera di Colonia

Maestro Coro: Andrew Ollivant

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