Le iperboli di Andaloro e della Philharmonische Camerata Berlin

Ospitato alla Sala Tripcovich nell'ambito della seconda rassegna "Salotto cameristico", il magnifico concerto, che è stato registrato live per un cd di prossima uscita, si è avvalso di una acoustic shell (una struttura modulare lignea in multistrato ignifugo) installata sul palcoscenico per ottimizzare al meglio timbri e dinamiche del solista e dell'ensemble, e progettata grazie alla collaborazione tra Studio Musica, Salv.a.ti e Suono Vivo. Ad aprire la soirée le mirabili virtù poetiche e amoureux del "Concerto K. 414" di Mozart: la dizione levigata, l'elegante tornitura del discorso e la trasparente qualità del timbro di Andaloro paiono nascere da una miracolosa coincidenza tra controllo manuale e controllo mentale.

Recensione
classica
Teatro Lirico Giuseppe Verdi Trieste
03 Maggio 2006
E' iniziato a Trieste, per proseguire a Padova e a Forlì, il piccolo tour italiano che unisce la Philharmonische Camerata Berlin al ventiquattrenne palermitano Giuseppe Andaloro vincitore dell'ultima edizione del Concorso "Busoni" di Bolzano e a Gabriele Cassone, virtuoso della tromba di fama internazionale. Ospitato alla Sala Tripcovich nell'ambito della seconda rassegna "Salotto cameristico", il magnifico concerto, che è stato registrato live per un cd di prossima uscita, si è avvalso di una acoustic shell (una struttura modulare lignea in multistrato ignifugo) installata sul palcoscenico per ottimizzare al meglio timbri e dinamiche del solista e dell'ensemble, e progettata grazie alla collaborazione tra Studio Musica, Salv.a.ti e Suono Vivo. Ad aprire la soirée le mirabili virtù poetiche e amoureux del "Concerto K. 414" di Mozart: la dizione levigata, l'elegante tornitura del discorso e la trasparente qualità del timbro di Andaloro paiono nascere da una miracolosa coincidenza tra controllo manuale e controllo mentale. La ricerca del suono (nitidissimo e senza aloni) rispecchia un'organizzazione strutturale rigorosa, senza però che risulti sacrificata la creatività del fraseggio, tant'è che Andaloro possiede il dono raro di cogliere, come Gieseking, il senso delle differenziazioni tematiche mediante l'approfondimento delle analogie. Dal limbo siderale mozartiano, Andaloro si è quindi cimentato nell'esecuzione del "Concerto op. 35" di Shostakovich per pianoforte, tromba obbligata e archi. Nell'eclettica pagina, accentuata da venature liriche e screziata di spunti sarcastici, Andaloro e la miracolosa tromba di Cassone hanno dato vita a un divertissement irresistibile. A chiudere le suggestioni Jugendstil della versione per archi della Verklaerte Nacht di Schoenberg.

Interpreti: Giuseppe Andaloro, pianoforte - Gabriele Cassone, tromba

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