"Cenerentola" tra punk ed eleganza anni '30

Cast vocale di buon livello nella "Cenerentola" rossiniana che la canadese Keri-Lynn Wilson ha diretto a Trieste con particolare vivacità, in sintonia con la dinamica regia di Guido De Monticelli che sperimentato una trasposizione negli anni '30 della vicenda tratta dalla favola di Perrault.

Recensione
classica
Teatro Lirico Giuseppe Verdi Trieste
Gioachino Rossini
11 Marzo 2006
La bionda chioma della giovane Keri-Lynn Wilson, sul podio a dirigere la "Cenerentola" rossiniana ieri sera, ha messo subito di buon umore il pubblico triestino, che ha gradito uno spettacolo dove la vocalità pirotecnica e la frizzante scrittura orchestrale del compositore pesarese si sono potute sprigionare liberamente. Nell'affrontare una partitura che, ricordiamolo, fu scritta nel mese precedente il debutto romano nel gennaio del 1817, la musicista canadese si è giovata di un'orchestra dal taglio agile, quasi sempre precisa nei dettagli strumentali, per sostenere - qualche volta anche trainare pericolosamente in avanti - un cast vocale di buon livello, privo forse di individualità eccezionali ma ugualmente in grado di offrire un'interpretazione convincente, specie nelle situazioni d'insieme che infiammano le conclusioni dei due atti. Peccato che per la realizzazione del continuo si sia scelto un vecchio clavicembalo Neupert amplificato, soluzione che mezzo secolo fa poteva risultare accetabile, oggi no. Abbastanza bravi i protagonisti vocali, dalla Cenerentola di Sonia Ganassi - espressiva anche se non sempre all'altezza di una Giulietta Simionato o una Lucia Valentini Terrani, che sul palcoscenico triestino entusiasmarono nello stesso ruolo - al brioso Dandini di Alessandro Corbelli, dal potente Don Magnifico di Donato Di Stefano al Don Ramiro di Lawrence Brownlee, dotato di timbro di voce chiaro e piacevole ma ancora un po' acerbo sotto l'aspetto interpretativo. Tutt'altro che trascurabile, infine, il tocco di originalità che è venuto dalla dinamica regia di Guido De Monticelli, il quale ha proposto un'ambientazione negli anni '30 ma condita di odierni riferimenti alla moda punk, sbizarrendosi inoltre tra palcoscenici rotanti, stufe fumanti e colorate mongolfiere.

Note: N.B. Interpreti: Angelina detta Ceneretola - Sonia Ganassi (11, 14, 16, 18, 23 ), Daniela Pini (12, 15, 17) Don Ramiro - Lawrence Brownlee (11, 17), David Alegret (12, 15, 23), Mario Zeffiri (14, 16, 18) Dandini - Alessandro Corbelli (11, 14, 16, 18, 23), Giorgio Caoduro (12, 15, 17) Don Magnifico - Donato Di Stefano (11, 14, 16, 18, 23), Eugenio Leggiadri Gallani (12, 15, 17) Colrina - Romina Bace Tisbe - Tullia Mancinelli Alidoro - Marco Vinco (11, 14, 16, 18, 23), Simone Del Savio (12, 15, 17)

Interpreti: Angelina detta Cenerentola: Sonia Ganassi [11, 14, 16, 18, 23 /III]/ Daniela Pini [12, 15, 17 /III]; Don Ramiro: David Alegret [14, 16, 23 /III]/ Lawrence Brownlee [11, 17 /III]/ Mario Zeffiri [12, 15, 18 /III]; Dandini: Alessandro Corbelli [11, 14, 16, 18, 23 /III]/ Giorgio Caoduro [12, 15, 17 /III]; Don Magnifico: Donato DI Stefano  [11, 14, 16, 18, 23 /III]/ Eugenio Leggiadri Gallani [12, 15, 17 /III]; Clorinda: Romina Bace; Tisbe: Tullia Mancinelli; Alidoro: Marco Vinco [11, 14, 16, 18, 23 /III]/ Simone Del Savio [12, 15, 17 /III]

Regia: Guido De Monticelli

Scene: Fausto Dappiè; Luci Sergio Rossi

Costumi: Zaira de Vincentiis

Orchestra: Orchestra del Teatro Lirico "Giuseppe Verdi" di Trieste

Direttore: Keri-Lynn Wilson

Coro: Coro del Teatro Lirico "Giuseppe Verdi" di Trieste

Maestro Coro: Lorenzo Fratini

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