Ancora un progetto di confronto "doppio" per Florio e i Turchini a Parigi. Questa volta il progetto si è realizzato alla Cité de la Musique,in collaborazione col Centro musica antica di Napoli e Festival di Beaune, e prevedeva l'esecuzione in due sere ravvicinate della "Partenope", libretto di Silvio Stampiglia dedicato alla città di Napoli, musicato da Leonardo Vinci a Venezia nel 1725 e poi da Haendel a Londra nel 1730. L'alto livello delle arie di Vinci lascia comprendere la stima di Handel per questo autore e l'esecuzione ha aggiunto una curiosità, gli intermedi comici in origine composti per "Partenope" dall'altro napoletano Domenico Sarro (eseguiti da Pino De Vittorio e Beppe Naviglio). Molto bene hanno interpretato tutti gli altri cantanti, colonne portanti della Cappella dei Turchini: Sonia Prina, Maria Grazia Schiavo, Maria Ercolano, Lucia Cirillo, Rosario Totaro e Makoto Sakurada. L'opera haendeliana – ingiustamente sottovalutata forse a causa di esecuzioni discografiche non brillanti – ha sfoggiato i suoi tesori musicali nell'interpretazione dell'orchestra dei Turchini in splendida forma, con un cast eccellente in cui brillavano i virtuosismi vocali di Sonia Prina (Rosmira) e di Roberta Invernizzi (Partenope): due artiste ai massimi livelli internazionali. Ma accanto a loro hanno ben figurato il tenore Cyril Auvity (Emilio), dal timbro morbido e raffinato, il mezzosoprano Renata Pokupic (Arsace, impervia parte di castrato), il basso-baritono Christian Senn (Ormonte) e il giovane soprano Valentina Varriale (Armindo). Il pubblico della grande sala dei concerti ha tributato accoglienze trionfali alle due "Partenopi", che ci auguriamo possano convincere i discografici francesi (Florio incide per Naive) ad inserire presto questo doppio titolo in catalogo.