Successo per i Vespri
Recensione
classica
Nel grand tour dei festival e rassegne estive il cronista musicale si ferma volentieri a Siena: nella [i]Settimana Musicale[/i] s'eseguono i [i]Vespri solenni per la festa dell'Assunzione di Maria Vergine[/i] di Vivaldi nella ricostruzione di Rinaldo Alessandrini – che li dirige – e Frédéric Delaméa, cui si debbono anche le doviziose note del programma di sala. Ricostruzione allude al fatto che un [i]Vespro[/i] quale composizione unitaria Vivaldi non l'ha mai scritto. Piuttosto nel fondo vivaldiano della Biblioteca Nazionale di Torino si conservano individualmente tutti i brani, anche in eccesso, relativi alle musiche per questa ricorrenza mariana: fra questi Alessandrini e Delaméa hanno operato una selezione e l'intero ciclo è stato composto – nel senso [i]com ponere[/i], mettere assieme nel corretto ordine [in fondo diamo contabilità delle scelte]. Dunque operazione musicologica senz'altro consentita da cui scaturisce questa prima esecuzione moderna, che ha come scopo un successivo CD. La scelta dei brani si caratterizza per la presenza, nella maggior parte dei casi, di doppio coro e orchestra, il che dà un colore inconsueto e unitario a questa musica, che è talmente varia anche all'interno dei singoli brani. Polifonia, galanteria, melodramma, virtuosismo strumentale, policoralità veneziana... tutto sembra convergere in queste composizioni sacre al punto da meritare l'aggettivo d'eclettismo, azzardiamo di grande eclettismo. Sia un complimento o meno, dipende da come la si pensi. Inoltre l'esecuzione puntando a ricostruire l'intera ritualità dei [i]Vespri[/i], comprende anche brevi intonazioni gregoriane di passaggio tra le varie parti (eseguite da Anna Simboli).
L'intero ciclo perciò dura quasi tre ore, con un unico intervallo, il che pone subito un interrogativo: può l'ascoltatore moderno, la cui soglia d'attenzione è calibrata sulla durata di un [i]video clip[/i] assorbire tanta mole musicale? La risposta è agli interpreti, e naturalmente Alessandrini pensa di sì. Partendo proprio dalla grande varietà del materiale il direttore sfodera una notevole paletta di colori musicali: si prenda ad esempio la varietà del significato ritmico con cui rende l'indicazione agogica, tanto usata da Vivaldi, di [i]Allegro[/i]: ansioso, danzante, veloce, fastoso e festoso... Simile effetto è pure nella ricercata concertazione e sin dalle prime note del Concerto per due violini e due organi che apre i [i]Vespri[/i], quando Francesca Vicari pronunzia la frase d'apertura con plastico effetto sul suo violino. Il Concerto Italiano, diciamolo pure, dà ottima prova. La prima parte di questi [i]Vespri[/i] è caratterizzata dalla voce di soprano: Roberta Invernizzi è la più convincente, in special modo nella parti vivaci, e nelle brillanti variazioni ([i]Ascende laeta[/i]). Meno felice la prestazione di Gemma Bertagnolli, che fatica un po' nei primi versetti del [i]Laudate pueri[/i], salmo in cui è voce solista. Nella seconda parte è invece il contralto a dominare con il particolare colore scuro – da vero contralto – di Sara Mingardo, che affronta la sua parte con estrema e per lei abituale sicurezza. Nel conclusivo [i]Salve Regina[/i] belle le variazioni sul versetto [i]Ad te suspiramus[/i].
La risposta che Alessandrini dà al nostro interrogativo è dunque che tre ore di Vivaldi debbano corrispondere a una continua tensione musicale. Cosa che ha convinto il pubblico senese: pochissime le defezioni tra prima e seconda parte, calorosi e meritati gli applausi.
I [i]Vespri solenni per la festa dell'Assunzione di Maria Vergine[/i] di Vivaldi nella ricostruzione di Rinaldo Alessandrini e Frédéric Delaméa sono composti da: Concerto in fa magg. in due cori [due orchestre] RV 584 per due violini e due organi [trascr. di R. Alessandrini; solisti Francesca Vicari, Mauro Lopes Ferreira, Ignazio Schifani, Francesco Moi]; il responsorio [i]Domine ad adiuvandum me festina[/i] RV 593 per soli, due cori e due orchestre; il mottetto [i]Ascende Laeta[/i] RV 635 per soprano e archi. Salmi: 109 [i]Dixit Dominus[/i] RV 594 per soli, due cori e due orchestre; 112, [i]Laudate Pueri[/i] RV 600 per soprano e orchestra; 121, [i]Laetatus sum[/i] RV 607 per coro e orchestra; 126, [i]Nisi Dominus[/i] RV 608 per contralto e orchestra; 147 [i]Lauda Jerusalem[/i] RV 609 per soli, due cori e due orchestre. Al posto del sesto salmo, come da prassi settecentesca, il Concerto in Do magg. [i]Per la SS. Assunzione di Maria Vergine[/i] RV 581 per violino e due orchestre [solista Antonio De Secondi]. Seguono il [i]Magnificat[/i] RV 610a per soli, due cori e due orchestre; Antifona [i]Salve Regina[/i] RV 616 per contralto e due orchestre.
Interpreti: Roberta Invernizzi, Gemma Bertagnolli, Sara Mingardo, Anna Simboli
Direttore: Rinaldo Alessandrini
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