La stagione del Palau
A Valencia opere in equilibrio tra grande repertorio e riscoperte, e per la prima volta anche il balletto
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Nella stagione 2008-2009 al Palau de les Arts Reina Sofia di Valencia, aumenta il numero delle repliche, sull'onda delle richieste dell'attento pubblico: 8, saranno i titoli, di cui 3 nuove produzioni, per un totale di 48 repliche. Si comincia, il 25 ottobre, con una nuova produzione di Parsifal di Richard Wagner per la regia di Werner Herzog e la direzione di uno dei due Dioscuri di casa, Lorin Maazel. L'opera italiana è presente con due titoli, entrambi guidati dalla bacchetta di Maazel: Luisa Miller di Giuseppe Verdi (10-27 novembre), produzione del Teatro Massimo di Palermo, e l'auto-prodotta Turandot di Giacomo Puccini (4-25 aprile), nella spettacolare regia di Chen Kaige, già vista nella prima edizione del Festival del Mediterrani della scorsa estate. Poi, un'incursione nel '700. Sempre sul filone dell'italianità - almeno come ispirazione! -, Così fan tutte, diretta da Thomás Netopil, a completare la trilogia Da Ponte-Mozart, dal Festival di Glyndebourne (29 febbraio - 17 marzo). Caposaldo della lirica, Iphigénie en Tauride di Christopher Willibald Gluck (3-18 dicembre), in una celebrata messa in scena della Metropolitan Opera di New York - regia di Stephen Wadsworth - con Placido Domingo, ma l'interesse dei musicofili sarà soprattutto per Violeta Urmana che debutta nel ruolo della protagonista. Dirige Patrick Fourmillier. Si resta nell'ambito francese ma si passa al '800 con Faust di Charles Gounod (2-17 febbraio) nella fortunata regia di David Vicar del Covent Garden. La direzione è affidata a Lorin Maazel: nel cast, Vittorio Gigolo, Erwin Schrott, tra gli altri. Infine, un omaggio al genius loci: due opere di compositori valenziani. El rey que rabió, una zarzuela in realtà, di Ruperto Chapí (10-17 gennaio) e L'arbore di Diana di Vicente Martin i Soler (21-30 dicembre), a cui spetterà l'onore d'essere la prima opera in versione scenica allestita nel teatro omonimo all'interno del Palau: una coproduzione con il Teatro la Fenice di Venezia. Insomma, una stagione in equilibrio tra grande repertorio e riscoperta di titoli desueti ma non meno importanti.
Per la prima volta, anche uno spettacolo di balletto: Carlos Acosta (23-28 aprile).
Infine, la ricca stagione di musica sinfonica dell'Orquestra de la Comunitat Valelnciana. Poi, il programma di musica da camera e voci valenziane, a prezzi popolari, nell'Aula Magistral. A corollario, un programma didattico ed una serie d'appuntamenti tematici (tavole rotonde, conferenze, mostre) in concomitanza a ciascuna opera. A sigillo, la seconda edizione del Festival del Mediterrani che questo anno proporrà, tra l'altro, la rappresentazione di due cicli completi di Das Ring des Nibelungen nella spettacolare regia di Carlos Padrissa e la Fura dels Baus, diretti dal secondo dei Dioscuri: Zubin Mehta (15-30 giugno).
(Franco Soda)
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