L'Agis contro i tagli al Fus

Le dichiarazioni del presidente Alberto Francesconi

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Il presidente dell'Agis, Alberto Francesconi, che, insieme alla giunta dell'Associazione, ha incontrato il ministro per i Beni e le Attività Culturali, Sandro Bondi, ha dichiarato al "Giornale dello Spettacolo": "Il Fondo Unico per lo Spettacolo (Fus) nel 2009 potrebbe scendere a 380 milioni, cioè al livello di minimo storico. Con queste previsioni di spesa moltissime attività di spettacolo entreranno in crisi e molte chiuderanno, con conseguente perdita di tanti posti di lavoro. Dobbiamo essere tutti consapevoli che quello che perdiamo oggi non lo potremo più recuperare. Lo sgomento è forte. Non siamo degli sprovveduti. Ci rendiamo conto che la situazione economica è molto difficile e siamo grati al ministro e ai suoi collaboratori per il lavoro che stanno facendo. Ma ora il governo e il Parlamento devono dirci con chiarezza quale sistema spettacolo può realizzarsi sulla base di queste risorse". Anche perché, aggiunge Francesconi, "non possiamo ignorare che per il 2009 i tagli al bilancio del ministero dei Beni culturali sono di 236 milioni di euro, per il 2010 di 240 e per il 2011 addirittura di 431 milioni. Ciò vuol dire prevedere un Fus sotto i 300 milioni. A questi livelli non ci si siede nemmeno a discutere. Semplicemente, si chiude e basta". E intanto anche la VI Commissione Beni e Attività Culturali della Conferenza delle Regioni ha chiesto un incontro urgente al ministro Bondi sui tagli al Fus e anche perchè "si profila il mancato finanziamento dell'annualità 2009 del Patto per le attività culturali di spettacolo (triennio 2007-2009), sottoscritto dal precedente Ministro Rutelli, dai Presidenti Anci e Upi e che vede attualmente impegnati le Regioni e gli Enti Locali nella realizzazione dei progetti previsti e nel loro cofinanziamento".

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