Il futuro di Ernani

Alemanno sfiducia il sovrintendente dell'Opera di Roma?

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Cambiamenti in vista ai vertici del Teatro dell'Opera di Roma? La notizia non è ufficiale ma corre voce che il 5 febbraio Gianni Alemanno, sindaco di Roma e presidente de jure della fondazione lirica della capitale, abbia convocato il sovrintendente Francesco Ernani in Campidoglio e gli abbia chiesto di dimettersi, considerati i "pessimi risultati in materia di bilanci e spettatori". (I conti dell'Opera sono da anni in pareggio, ma soltanto perché ogni anno il Comune interviene regolarmente a ripianare il passivo: nel 2008 sono stati 11,5 i milioni di euro stanziati per il teatro nell'assestamento di bilancio del comune). Le dichiarazioni ufficiali sono più morbide e per ora non parlano esplicitamente di dimissionamento: la segreteria del sindaco informa che per lunedì 16 è convocata "una riunione con le organizzazioni sindacali di categoria per discutere delle problematiche del Teatro dell'Opera di Roma". Ma i sindacati sono dalla parte di Ernani, tanto che la Fials-Cisal ha dichiarato che potrebbe decidere di occupare il teatro e ha annunciato una manifestazione proprio in piazza del Campidoglio in polemica con Alemanno, uno dei pochi sindaci a non aver partecipato alla riunione col ministro sui problemi del teatri lirici. La Regione, per bocca dell'assessore alla cultura Giulia Rodano, esprime "preoccupazioni per le voci trapelate di cambio del sovrintendente, data l'assenza di una discussione in merito sia tra i soci della Fondazione sia nel consiglio d'amministrazione del teatro" e afferma che "il futuro dell'Opera riguarda tutte le istituzioni locali ed è bene che venga affrontato congiuntamente". (m.m.)

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