Tutti malati per Dalila

Incertezza a Colonia per il Samson et Dalila a causa di un controverso progetto registico

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Prima il laconico comunicato dell'ufficio stampa nel quale si invitavano i minori di 16 anni ad astenersi a causa della violenza di alcune scene. Poi sono cominciate le defezioni di alcuni cantanti e di numerosi coristi. Per il suo nuovo allestimento di Samson et Dalila, il regista Tilman Knabe ha immaginato la lotta fra ebrei e filistei descritta nell'opera di Camille Saint-Saëns nella striscia di Gaza devastata dal conflitto fra palestinesi e israeliani. Un progetto che sta sconsquassando il teatro della capitale renana a poco più di settimane dal debutto dello spettacolo (la prima è fissata il 2 maggio). Il problema non sarebbero tanto gli 8000 litri di sangue finto ordinati dal teatro per mostrare il bagno di sangue provocato da un conflitto all'apparenza insanabile, quanto lo stress psicologico imposto a cantanti e coro per rendere in maniera realistica la violenza che vivono quotidinamente le popolazioni della regione mediorientale. La direzione del teatro esita ad intervenire in nome della libertà dell'arte, ma intanto ogni giorno le defezioni nelle masse artistiche aumentano. Dopo la rinuncia della protagonista Dalia Schaechter, dal 1995 nell'ensemble dell'Oper Köln, del Gran Sacerdote Samuel Youn e del vecchio ebreo Ulrich Hielscher, sono già 28 (sui 64 previsti) i coristi che hanno dichiarato forfait con certificazione medica alla mano. Una situazione oramai insostenibile che ha indotto il direttore Enrico Delamboye, primo Kappelmeister del teatro, a chiedere una riunione di emergenza al direttore musicale dell'Oper Köln Markus Stenz e al sovrintendente-reggente Peter F. Raddatz. Da parte sua Raddatz minimizza ("I giornali con le loro foto ci hanno abituato a ben altro. E rispetto alla versione del Macbeth firmata da Jürgen Gorsch a Düsseldorf, qui siamo alla festa di compleanno di un bambino!") e rassicura i dipendenti che ci sarebbe da parte di Knabe disponibilità a rivedere alcune delle proprie idee per lo spettacolo. Dunque, almeno per ora, Colonia conferma la propria fiducia a Knabe. Una fiducia che invece qualche mese fa gli è stata negata dall'Oper Frankfurt, che l'ha sollevato dall'incarico di mettere in scena nel prossimo giugno la mozartiana "Finta giardiniera" al Bockenheimer Depot a causa di un progetto che avrebbe compromesso l'acustica e ridotto ecessivamente i posti per gli spettatori. (Stefano Nardelli)

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