Musicisti senza frontiere
Anche in Italia una Human Right Orchestra
News
classica
"Musicisti senza frontiere" è un movimento autogestito di musicisti, nato nei mesi scorsi e già presente in molte parti del mondo, dal Giappone al Venezuela e alla Palestina; ora grazie a Alessio Allegrini, primo corno dell'Orchestra di Santa Cecilia, e a Guido Barbieri, critico musicale, è arrivato anche in Italia. Rispetto ai confratelli stranieri il movimento italiano ha la caratteristica di essere formato da musicisti d'estrazione prevalentemente classica, provenienti da alcune delle maggiori orchestre italiane ed europee e tutti animati dall'intenzione di mettere la musica "d'arte" al servizio della "cultura" dei diritti umani. Il sogno è costituire tante Human Rights Orchestra nei vari paesi e poi gruppi, ensembles e orchestre da camera. Recentemente una grande Human Rights Orchestra nippo-italo-palestinese ha già suonato a Osaka. A Cagliari una Human Rights Orchestra in Sardegna ha suonato per il diritto all'istruzione. Sullo stesso tema nel prossimo luglio la prima Human Rights Orchestra in Italy parteciperà a un intero festival a Como e dintorni. Sono in programma un concerto a Lampedusa per i diritti dei migranti, un festival tra le rovine di Gaza, un concerto in Giappone per l'anniversario della bomba su Hiroshima e molto altro. (m.m.)
Se hai letto questa news, ti potrebbero interessare anche
classica
Fra il 1 e il 12 settembre la Chiesa di San Gottardo ad Asolo accoglie gli “Incontri Asolani”, il XLVII Festival Internazionale di Musica da Camera
classica
Il Festival di Ambronay si inaugurerà con una composizione inedita di Alessandro Scarlatti
classica
Il Teatro Filarmonico di Verona accoglie il XXXIV Festival Internazionale di Musica fra il 7 settembre e il 1 ottobre