Il Premio Trio di Trieste anno XII
Dal 12 al 27 maggio
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Tra le voci che si levano in questo desolante panorama di sofferenza per la cultura musicale, vi è anche quella dell'Associazione Chamber Music, nata a Duino (Trieste) nel 1995 per promuovere manifestazioni musicali in omaggio all'attività del prestigioso Trio di Trieste. Sotto la direzione artistica di Fedra Florit (nella foto), l'associazione organizza sia una stagione da camera, indirizzata prevalentemente verso i giovani interpreti, sia il concorso internazionale "Premio Trio di Trieste", che dal 2003 ha preso cadenza biennale e che quest'anno (alla sua dodicesima edizione, dal 12 al 27 maggio) è dedicato al duo pianoforte/strumento ad arco.
«Ci troviamo - denuncia la Florit - con gravissimi problemi di budget per il concorso. Lo scorso anno la Regione Friuli-Venezia Giulia ha annunciato un taglio del 36% sui finanziamenti, pari, nel nostro caso, a € 45.000. Viste le forti ripercussioni sul 2011 (anno in cui si svolge il concorso) abbiamo segnalato la grave situazione all'assessore regionale alla cultura, Elio De Anna, che alla fine dello scorso mese di novembre ci aveva assicurato che avrebbe limitato questo taglio: 40.000 no, ma 30.000 euro per noi li avrebbe trovati. La somma promessa si è ridotta alcune settimana fa a soli € 10.000, cifra peraltro insufficiente, ma alla fine ci è stato detto che non c'era nemmeno un euro disponibile! Noi siamo stati costretti a dar credito alle assicurazioni dell'assessore, giacché tale importo era vitale per una piccola associazione come la nostra: il risultato è che ora ci troviamo esposti con olre 20.000 euro ed è messa in gioco la nostra stessa sopravvivenza».
Ma avete altri finanziamenti pubblici o privati?
«C'è una sovvenzione ministeriale che comunque non basta per l'organizzazione del concorso. Vero è che l'Assessorato regionale alle attività produttive ci ha assegnato € 10.000, quello alla cultura viceversa si è 'gentilmente' limitato a suggerirci di puntare sui privati, senza considerare che l'attuale crisi economica rende questa possibilità una pura utopia. Accade poi che i grandi sponsor - come per esempio la Fondazione CRT, che pure è stata tra i fondatori del concorso - preferiscano finanziare altri eventi».
Eppure il "Premio Trio di Trieste" ha notevole rilievo internazionale e, oltre a una somma in denaro, garantisce ai vicintori un notevole giro di concerti, tra cui - dall'anno prossimo - uno alla prestigiosa Carnegie Hall.
«Noi la nostra parte l'abbiamo fatta - aggiunge la Florit - riducendo il cachet dei giurati, il solo concreto aiuto ci è venuto dalla Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi, che quest'anno ha rinunciato all'affitto della sala Tripcovich, dove si svolgerà la finale. Se sopravviveremo, per il futuro ipotizziamo di dover sostituire la prima prova con l'esame di dvd inviati dai concorrenti, in modo da ridurre i tempi di presenza della giuria...»
Per chi ancora crede che la musica sia innanzitutto un evento dal vivo, dover immaginare di affidare una selezione di interpreti a una registrazione video è una bella sconfitta. Comunque, proprio per dare maggiore visibilità a questa generale situazione di crisi, la stagione concertistica di quest'anno potrà contare anche sulla partecipazione di due interpreti come Salvatore Accardo e Uto Ughi. Il primo suonerà insieme alla pianista Laura Manzini il 27 maggio, proprio la sera della finale del concorso, e consegnerà il primo premio, nonché la Medaglia del Senato della Repubblica, che rappresenta un importante segno di riconoscimento; Ughi, impegnato in un tour dedicato ai 150 anni dell'unità d'Italia, farà invece tappa nel capoluogo giuliano il 24 ottobre. (g.c.)
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