Una lettera a Ornaghi
Sulle nomine dei manager nelle fondazioni
News
classica
Angelo Pinto ha inviato al ministro Ornaghi una lettera che richiede la riforma delle modalità di nomina delle figure manageriali e amministrative delle fondazioni lirico-sinfoniche.
La petizione si può firmare on line Firmiamo
Gentile Signor Ministro, abbiamo avuto modo di apprezzare i primi interventi del governo del quale Lei fa parte, e soprattutto i ripetuti interventi del Presidente del Consiglio, Senatore Mario Monti. Da questi abbiamo tratto il convincimento che vi sia un vero interesse per le idee di concorrenza, merito, "libera circolazione" delle eccellenze, di tutti quei criteri che troppo spesso sono considerati assenti nel nostro sistema economico e sociale. Forti di questo ci permettiamo di rivolgerci a Lei per chiedere che questa nuova e più salutare logica venga applicata al mondo del quale, per passione o professione, apparteniamo - quello delle fondazioni lirico-sinfoniche. Fino ad ora le nomine di figure manageriali di questi organismi sono state perlopiù effettuate senza criteri evidenti di trasparenza e soprattutto di concorrenza, aspetto questo che farebbe emergere il candidato migliore per ogni incarico. La chiamata diretta sembra avere fatto il suo tempo, anche perché spesso afflitta da pesi e contrappesi poco connessi al principio di competenza e esperienza. Perché non applicare, come ormai avviene ovunque, anche il Italia, il criterio delle selezioni aperte, pubbliche e evidenti? La competizione sarebbe a tutto vantaggio dell'efficienza di questi organismi, di chi vi lavora e soprattutto del pubblico che apprezza questa forma d'arte che è un patrimonio specifico della nostra storia e del nostro sapere. Criteri che, ovviamente, andrebbero estesi anche ad altre figure amministrative, così' da caratterizzare in termini di maggiore trasparenza e responsabilità ed efficacia tutta l'area gestionale degli organigrammi di questi organismi. La qualità artistica poco può fare in assenza di quella amministrativa. Un' occasione per mutare rotta, ci permettiamo con tutto rispetto di suggerire, potrebbe essere l'attuazione della legge 100 / 2010: sarebbe un modo per rendere più efficiente la gestione degli enti lirico sinfonici senza interventi finanziari. Siamo ovviamente a completa disposizione Sua e dei Suoi uffici per qualsiasi incontro per meglio esprimere le nostre proposte per un rafforzamento del ruolo degli organismi lirico-sinfonici nel panorama culturale nazionale. La presente lettera sarà sottoscritta anche da tutti coloro lo desidereranno sotto forma di petizione attraverso i media e nelle fondazioni lirico-sinfoniche.
Grazie dell'attenzione, con osservanza
Angelo Pinto (Manager della Cultura e Musicologo); Michele Trimarchi (Economista della Cultura, Professore Ordinario di Analisi Economica del Diritto presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Catanzaro "Magna Graecia) Stefano Furini (Presidente Associazione "Movimento per la Cultura)
Gentile Signor Ministro, abbiamo avuto modo di apprezzare i primi interventi del governo del quale Lei fa parte, e soprattutto i ripetuti interventi del Presidente del Consiglio, Senatore Mario Monti. Da questi abbiamo tratto il convincimento che vi sia un vero interesse per le idee di concorrenza, merito, "libera circolazione" delle eccellenze, di tutti quei criteri che troppo spesso sono considerati assenti nel nostro sistema economico e sociale. Forti di questo ci permettiamo di rivolgerci a Lei per chiedere che questa nuova e più salutare logica venga applicata al mondo del quale, per passione o professione, apparteniamo - quello delle fondazioni lirico-sinfoniche. Fino ad ora le nomine di figure manageriali di questi organismi sono state perlopiù effettuate senza criteri evidenti di trasparenza e soprattutto di concorrenza, aspetto questo che farebbe emergere il candidato migliore per ogni incarico. La chiamata diretta sembra avere fatto il suo tempo, anche perché spesso afflitta da pesi e contrappesi poco connessi al principio di competenza e esperienza. Perché non applicare, come ormai avviene ovunque, anche il Italia, il criterio delle selezioni aperte, pubbliche e evidenti? La competizione sarebbe a tutto vantaggio dell'efficienza di questi organismi, di chi vi lavora e soprattutto del pubblico che apprezza questa forma d'arte che è un patrimonio specifico della nostra storia e del nostro sapere. Criteri che, ovviamente, andrebbero estesi anche ad altre figure amministrative, così' da caratterizzare in termini di maggiore trasparenza e responsabilità ed efficacia tutta l'area gestionale degli organigrammi di questi organismi. La qualità artistica poco può fare in assenza di quella amministrativa. Un' occasione per mutare rotta, ci permettiamo con tutto rispetto di suggerire, potrebbe essere l'attuazione della legge 100 / 2010: sarebbe un modo per rendere più efficiente la gestione degli enti lirico sinfonici senza interventi finanziari. Siamo ovviamente a completa disposizione Sua e dei Suoi uffici per qualsiasi incontro per meglio esprimere le nostre proposte per un rafforzamento del ruolo degli organismi lirico-sinfonici nel panorama culturale nazionale. La presente lettera sarà sottoscritta anche da tutti coloro lo desidereranno sotto forma di petizione attraverso i media e nelle fondazioni lirico-sinfoniche.
Grazie dell'attenzione, con osservanza
Angelo Pinto (Manager della Cultura e Musicologo); Michele Trimarchi (Economista della Cultura, Professore Ordinario di Analisi Economica del Diritto presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Catanzaro "Magna Graecia) Stefano Furini (Presidente Associazione "Movimento per la Cultura)
Se hai letto questa news, ti potrebbero interessare anche
classica
Il 27 novembre Simon Boccanegra inaugura la Stagione 2024-25 dell’Opera di Roma