La Cavalleria sparita

Oggi, giovedì 7 giugno alle ore 18.00 nel Foyer di Sala Verdi del Conservatorio di Milano, si tiene la presentazione del volume di Chiara di Dino Verga-Mascagni-Monleone. L'altra "Cavalleria rusticana", pubblicato dalla Società editrice Dante Alighieri. A fianco dell'autrice ci sarò Moni Ovadia, che in particolare - a modo suo! - parlerà delle questioni del diritto d'autore e del plagio. Il libro, che ha la prefazione di Quirino Principe, racconta lo straordinario caso giudiziario che vide protagoniste le due "Cavallerie rusticane" (quella di Mascagni e quella di Monleone, nella foto) che presero spunto dalla omonima novella di Verga. Chiara Di Dino (musicologa e soprano) ricostruisce nel dettaglio la genesi, la vita e la morte della Cavalleria rusticana del compositore genovese Domenico Monleone, sostenendo l'infondatezza della condanna per plagio dell'omonima opera musicata da Pietro Mascagni. Monleone offriva una interpretazione squisitamente verista della vicenda, riproducendo fedelmente lo spirito di denuncia sociale della novella. Furono lo stesso Mascagni e l'editore dell'opera Sonzogno a denunciare il lavoro di Monleone, certamente timorosi del successo che "l'altra Cavalleria" riscuoteva nei teatri di tutta Europa. Condannata dalla Corte di Cassazione di Torino, l'opera fu ritirata per sempre dalle scene nel 1909 e soltanto tre copie furono salvate dalla distruzione. Una lite giudiziaria a lieto "post": i due musicisti diventarono poi amici e Sonzogno divenne l'editore delle successive opere di Monleone.