Carlo Felice: Traviata a rischio
Genova: dipendenti in agitazione
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La tregua finirà giovedì prossimo. Poi potrebbero scattare scioperi e altre forme di protesta. Al Carlo Felice di Genova i dipendenti sono in stato di agitazione. Di fronte alla richiesta della sovrintendenza di tornare ai contratti di solidarietà (già applicati nel 2010 per due anni) hanno chiesto precise garanzie sul futuro e un solido piano di rilancio.Quando nel 2010 i contratti erano stati accettati il piano previsto fissava in 5 milioni di attivo il bilancio 2012; in realtà, fanno notare i sindacati, si è chiuso in pareggio e oggi la situazione è ancora più grave. Di fronte alla richiesta di chiarimenti, denunciano ancora i sindacati, non c'è stata alcuna risposta né dai vertici del teatro né dagli enti locali. Per questo sabato, alla prima di "Traviata" lo spettacolo è stato preceduto da una civile ma ferma protesta. Prima ha parlato il direttore Fabio Luisi che ha esortato la politica a occuparsi della cultura, rimarcando come la scelta delle masse del Teatro genovese di non scioperare ma di rispondere con la professionalità era coraggiosa e degna di plauso. Poi i sindacati hanno spiegato al pubblico le loro ragioni attaccando la sovrintendenza, il consiglio d'amministrazione e gli enti locali. Ora aspettano una risposta entro giovedì. Se non arriverà scatteranno forme di protesta. Insomma "Traviata", dal 23 in poi, è a rischio.
r.i.
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