Roberto Melini 1960-2013
La scomparsa del docente e archeologo
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Il Direttore del Conservatorio "Bonporti" di Trento e Riva del Garda Simonetta Bungaro e il Presidente Danilo Curti comunicano con profonda commozione l'improvvisa scomparsa, in un incidente in montagna, del professor Roberto Melini, titolare della cattedra di pianoforte presso lo stesso Conservatorio: «Roberto Melini era originario di La Spezia. Aveva studiato presso il Conservatorio di S. Cecilia di Roma dove si era diplomato con il massimo dei voti nel 1982 per poi proseguire il suo perfezionamento pianistico con personalità importanti del calibro di Aldo Ciccolini, Paul Badura Skoda e Carlo Zecchi. Aveva anche studiato composizione con Nazario Carlo Bellandi. Sue esecuzioni sono state trasmesse da diverse emittenti, fra le quali la Rai. Accanto ad un'assidua attività concertistica, sia come solista sia come camerista, si era dedicato anche all'insegnamento presso alcuni conservatori italiani (Sassari, Latina, Potenza) per arrivare nel 1989 a Riva del Garda, sede staccata del Conservatorio di Trento, allora intitolato a "Vincenzo Gianferrari". Nel 2007 era quindi passato nella sede centrale di Trento dell'odierno "Bonporti". Roberto Melini era anche archeologo. Si era laureato presso l'Università di Trento con 110/110 e lode e si occupava dello studio della cultura musicale dei popoli dell'antichità. Nel 2006 aveva istituito presso il Conservatorio "Bonporti" il corso di Archeologia musicale del mondo antico, materia che ha poi insegnato alla Facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Trento. La novità di questo corso, primo attivato in Italia, lo aveva fatto comparire su riviste nazionali specializzate come Il Giornale della Musica. Seguendo con passione questo suo nuovo interesse aveva tenuto conferenze e partecipato a convegni presso istituzioni prestigiose (Metropolitan Museum e City University di New York, British Museum di Londra, Université de la Sorbonne di Parigi, Università di Valladolid, Conservatorio di Tianjin (Cina), Bibliotèque Royale di Bruxelles, Bible Lands Museum di Gerusalemme, Università di Malta, Università di Helsinki, Università di Milano Bicocca, Università Benincasa di Napoli, Università di Cremona, Università di Lecce, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, Museo Egizio di Firenze, Tarquinia, Pompei, Venezia etc.). Aveva pubblicato anche due monografie ("Archeologia musicale", Trento 2007; "Suoni sotto la cenere: la musica nell'antica area vesuviana", Pompei 2008) e scritto saggi per autorevoli riviste e cataloghi di mostre tenutesi in varie parti del mondo (Berlino, Londra, S. Pietroburgo, Hong Kong, Monaco di Baviera, Lugano, Trento...)». Così lo ricorda Simonetta Bungaro, direttore del Conservatorio Statale di Musica "F. A. Bonporti" di Trento e Riva del Garda: «Ricordo per la sua personalità artistica, intellettuale e umana di grande spessore. Dal suo arrivo nella sede di Trento si è subito reso disponibile per partecipare alla vita dell'istituzione mettendo a disposizione le sue molteplici competenze. Sempre solare, pieno di vita, era una persona che risolveva i nodi, non uno che complicava le situazioni".
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