Liszt a Firenze

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"Franz Liszt, viaggiatore e musicista a Firenze - 1838/1886", ossia due concerti (8 e 9 febbraio) e una mostra (fino al 10 febbraio) al "Conservatorio "Luigi Cherubini", ma anche un affascinante percorso speciale alla Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti (fino al 2 marzo) e nella Casa della Memoria Studio di Piero Bargellini (in via delle Pinzochere fino al 16 febbraio), scrittore e indimenticabile "sindaco dell'alluvione" del 1966, nonno del curatore del progetto, il pianista Gregorio Nardi. Al "Cherubini" e in via delle Pinzochere saranno in mostra partiture, libri, lettere, giornali d'epoca e altri materiali a testimoniare il lungo rapporto di Liszt con Firenze, dal 1838, negli "anni di pellegrinaggio", al 1886, ormai prossimo alla morte. Una fedeltà a Firenze dovuta, oltre che all'universale attrazione esercitata dalla città del fiore sugli artisti di età romantica, ai rapporti con le personalità dell'ambiente artistico e musicale fiorentino. Come il celebre scultore Lorenzo Bartolini, tanto ammirato da Giuseppe Verdi, autore dei due busti di Liszt e Marie d'Agoult conservati nella Gispoteca Bartoliniana dell'Accademia di Belle Arti adiacente al Conservatorio. Il percorso museale speciale a Palazzo Pitti si focalizzerà sui ritratti degli amici fiorentini di Liszt, proprio negli spazi in cui il pianista compositore ungherese ebbe più volte occasione di esibirsi in concerto. Ulteriori documenti di amici e allievi fiorentini di Liszt, nonché due autografi e il calco delle sue mani eseguito da Bartolini, sono conservati nella collezione di Gregorio Nardi e saranno esposti nella Casa della Memoria Studio di Piero Bargellini. Due i concerti lisztiani, con Gregorio Nardi l'8 febbraio (11.30, Saloncino delle Statue della Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti), Beniamino Iozzelli e Antonino Fiumara il 9 febbraio (17.00, Sala del Buonumore del "Cherubini"). Info 055/2989235 e Liszt

e.t.

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