La libertà di Lione
Stagione dedicata alle voci della libertà, con un Festival per l'Umanità
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Tornato saldamente al comando della "sua" Opéra a Lione, Serge Dorny dedica la nuova stagione alle voci della libertà. In un'attualità cupa, inquietante e spesso violenta, nelle parole del manager belga «le arti - la musica, l'opera - sono inseparabili dalla libertà. Le opere, i personaggi, i compositori, gli artisti che faranno questa nuova stagione ne saranno i testimoni»
La stagione si apre in ottobre con "La damnation de Faust" di Berlioz con la regia di David Marton e la direzione di Kazushi Ono (nella foto), da otto stagioni guida musicale del teatro, e Charles Workman, Laurent Naouri e Kate Aldrich protagonisti. L'opera in un atto di Michael Nyman "L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello" è il secondo dei titoli in programma e arriva a Lione in un allestimento firmato da Dominique Pitoiset e la direzione di Philippe Forget. In novembre anche una versione concertante della "Zelmira" di Rossini con la direzione di Evelino Pidò e le prestigiose presenze di Patrizia Ciofi, John Osborn, Antonio Siragusa, Marianna Pizzolato e Michele Pertusi. A seguire, un doppio Offenbach in dicembre: "Le roi carotte" in un nuovo allestimento firmato da Laurent Pelly e la direzione musicale di Victor Aviat (con la presenza della veterana Felicity Lott nei panni della strega Coloquinte fra gli interpreti), e "Mesdames de la Halle" con la regia di Jean Lacornerie e la direzione musicale di Nicholas Jenkins in collaborazione con l'Opéra Studio del teatro. Affidata a Dmitri Tcherniakov, per la prima volta a Lione, la nuova produzione di "Lady Macbeth di Mzensk" con la direzione di Ono in arrivo a gennaio con Ausrine Stundyte nei panni della protagonista. Marzo interamente dedicato al Festival per l'Umanità, all'interno del quale si vedrà la novità assoluta di Michael Tabachnik "Benjamin denière nuit" su libretto di Régis Debray dedicata alla tragica fine del filosofo tedesco Walter Benjamin. A Bernhard Kontarsky è affidata la direzione musicale e a John Fulljames la regia dello spettacolo che avrà le scene di Michael Levine. Oltre alla nuova opera di Tabachnik si vedranno una nuova produzione di "La Juive" di Halévy con la regia di Olivier Py, la direzione di Daniele Rustioni (Nikolai Schukoff e Rachel Harnisch saranno Eléazar e la figlia Rachel) e due lavori dei "degenerati" Hans Krása e Viktor Ullmann: "Brundibar" e "L'Imperatore di Atlantide". In maggio dal Festival di Aix-en-Provence, dove la produzione debutterà la prossima estate, arriva il dittico "Iolanta" di Pëtr Il'ic Ciaikovskij e "Perséphone" di Igor Stravinskij in una produzione firmata da Peter Sellars con la direzione musicale di Teodor Currentzis. Chiude la stagione il nuovo allestimento del mozartiano "Ratto dal Serraglio" firmato dal regista Wajdi Mouawad che avrà la direzione musicale di Stefano Montanari e Jane Archibald e Cyrille Dubois come protagonisti. Completa il cartellone un nutrito programma di concerti e spettacoli di danza.
s.n.
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