Scarlatti ritrovato

A Roma il 10 giugno il "Narciso”

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Di Domenico Scarlatti tutti conoscono le Sonate per clavicembalo, mentre le sue opere teatrali e la sua musica sacra, risalenti in gran parte al suo periodo romano, sono quasi totalmente scomparse. Però, cercando negli archivi, qualcosa comincia a riemergere, come "Amor d’un’ombra e gelosia d’un’aura" ovvero "Eco e Narciso", dramma per musica di Carlo Sigismondo Capeci posto in musica da Scarlatti e rappresentato nel 1714 nel teatro privato di Maria Casimira, regina vedova di Polonia, che all'epoca risiedeva a Roma e di cui il compositore era maestro di cappella. Si deve questa riscoperta a Lorenzo Tozzi, che è riuscito a ricostruire parzialmente l'opera, recuperando tutte le arie (ben quattordici) e i recitativi dei due protagonisti, Eco e Narciso, riutilizzati da Domenico Scarlatti nel suo "Narciso" su libretto di Paolo Rolli, rappresentato a Londra nel 1720. Lo stesso Tozzi dirige l'opera in forma di concerto (ma con i costumi) venerdì 10 giugno alle 17, nella splendida sala della Biblioteca Angelica, sede dell'Accademia dell'Arcadia, che contribuisce all'evento in memoria di Maria Casimira e del librettista, che furono entrambi Arcadi. Il mezzosoprano Beatrice Mercuri e il controtenore Angelo Bonazzoli interpretano rispettivamente Eco e Narciso. Suona il Roma Barocca Ensemble. Il concerto sarà registrato e pubblicato in cd.

M.M.

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