Il futuro della Verdi

La stagione dell'orchestra milanese

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La stagione 2017 dell'Orchestra Verdi, pur segnata dall'assenza del suo fondatore Luigi Corbani dimissionario lo scorso anno, si presenta ricca di certezze. In primo luogo è arrivato il tanto auspicato stanziamento del ministrero (4milioni di Euro) che finalmente appianerà molte difficoltà gestionali, poi la riconferma a direttore aristico di Ruben Jais, i tradizionali appuntamenti con la Nona di Beethoven al prossimo capodanno diretta Claus Peter Flor, presenza costante in tutto il cartellone, e la Passione secondo Matteo di Bach durante la Settimana Santa con Ruben Jais sul podio. Non manca nemmeno la trasferta alla Scala a settembre con la Suite Arlesienne di Bizet, il Concerto per pianoforte di Ravel (solista Alexande Thereud) e la Nona di Dvořák diretti da Patrick Fournillier, così come a novembre in sede il Requiem di Verdi diretto da Elio Boncompagni. A fine anno invece finisce il rapporto del direttore musicale Zhang Xian, che però compare ancora in quattro serate, il 15 gennaio con un programma Suppé, J. Strauss jr e il raro Concerto per violoncello e fiati di Friedrich Gulda (solista Andreas Brantelid), il 10 marzo con musiche di Prokof'ev e Rimskij-Korsakov, il 25 maggio con la Sinfonia n. 25 di Mozart e Das Lied von der Erde di Mahler e di nuovo con la Settima di Mahler il 4 giugno. Da segnalare fra i tanti appuntamenti: il 26 gennaio la Nona di Bruckner abbinata all'Imperatore di Beethoven (solista Gabriele Carcano) con Flor sul podio, nuovamente impegnato il 23 novembre nella Nona di Mahler; mentre John Axelrod il 18 maggio dirigerà in forma di concerto Gianni Schicchi di Puccini e il 5 ottobre Tod und Verklärung di Strauss e la Prima di Mahler. Oltre ai concerti canonici sono da ricordare la serata del 27 maggio dedicata a Fiorenzo Carpi, pilastro musicale del Piccolo Teatro, e le esecuzioni delle colonne sonore di film come Nosferatu di Murnau o Ritorno al futuro di Zemeckis, con le relative proiezioni. www.laverdi.org

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