Opera di Liegi, la stagione 2017/2018

La direzione dell'Orchestra dell'Opéra Royal de Wallonie-Liège passa a Speranza Scappucci

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La novità più eclatante della nuova stagione dell'Opera di Liegi è la direzione dell’Orchestra dell'Opéra Royal de Wallonie-Liège che passa nelle mani di Speranza Scappucci, succedendo dalla prossima stagione al maestro Paolo Arrivabeni che questo ruolo ricopre da quasi dieci anni. La conferenza stampa di presentazione della nuova stagione 2017-2018 ha poi anche quest’anno mostrato un cartellone con molta Italia sia nei titoli che nei nomi. Insomma, l’Opéra royal de Wallonie guidata da Stefano Mazzonis di Pralafera, suo direttore generale ed artistico, parla sempre più italiano. E i numeri danno ragione a questa scelta, come ha fatto notare Mazzonis, avendo registrato «risultati record in termini di presenza di pubblico», con praticamente quasi sempre il tutto esaurito.

La nuova stagione presenta nove opere, quasi tutte – ben otto – nuove produzioni. Tra queste ultimi tre coproduzioni con l’Opéra Comique, la Fenice e il Rossini Opera Festival di Pesaro. La Scappucci, studi all'Accademia di Santa Cecilia di Roma e alla Juilliard School di New York, nonché già apprezzata sul podio nei teatri di tutto il mondo, inaugurerà la nuova stagione di Liegi dirigendo a settembre la Manon Lescaut di Puccini, e – ancora – per il primo spettacolo d’opera in programma nel 2018, la Carmen di Bizet a fine gennaio, con la regia di Henning Brockhaus. Tra gli altri titoli italiani a dicembre 2017 innanzitutto il Rigoletto di Verdi firmato dallo stesso Stefano Mazzonis, direttore Giampaolo Bisanti e ruolo titolo affidato a George Petean in alternanza con Devid Cecconi; e, firmata sempre da Mazzonis, l’ultima opera della stagione sarà il Macbeth di Verdi con interprete Leo Nucci e sul podio Paolo Arrivabeni, che quindi cede il posto di direttore musicale alla Scappucci ma non si allontana del tutto dall’Opera di Liegi.

Ci saranno poi la Norma di Bellini, con Patrizia Ciolfi nel ruolo titolo e sul podio il maestro Massimo Zanetti; la Favorite, quarta opera in francese di Donizetti, per la regia di Rosetta Cucchi, in coproduzione con la Fenice con nel cast Sonia Ganassi, Celso Albelo e Mario Cassi; ed ancora La donna del lago di Rossini per la regia di Damiano Michieletto, direzione musicale di Michele Mariotti e tra gli interpreti Marianna Pizzolato. Di Mozart, infine, Le nozze di Figaro con Mario Cassi nel ruolo del Conte di Almaviva e Jodie Deevos in quello di Susanna, regia di Emilio Sagi e direzione di Christophe Rousset.

Anche in questa nuova stagione non manca comunque la perla rara: Le domino noir, il successo più popolare di Daniel-Francois-Esprit Auber, ormai scomparso dai cartelloni: una nuova produzione in collaborazione con l’Opéra Comique che sarà rappresentata innanzitutto a Liegi a fine febbraio con la direzione di Patrick Davin. Si potrà anche ascoltare l'Orfeo di Monteverdi, in forma di concerto, diretto da Leonardo Garcia-Alarcon e la soprano belcantista Jessica Pratt in recital. Completa la programmazione un fitto calendario di appuntamenti anche per il pubblico giovane, a partire di quattro anni: una «nostra priorità assoluta», la definisce Mazzonis.

(Alma Torretta)

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