L’archivio di Niccolò Castiglioni alla Cini

La Fondazione Giorgio Cini di Venezia acquisisce l’archivio del compositore milanese

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L’archivio personale del pianista e compositore Niccolò Castiglioni verrà acquisito dall’Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, grazie alla generosa donazione di Luigi Mandelli, ex allievo e curatore del lascito del compositore. Nell’isola di San Giorgio si trasferirà il corpus di circa 2500 documenti che comprendono schizzi, abbozzi e stesure che coprono l’intero itinerario artistico del compositore (fra questi il manoscritto inedito di “Uomini e no” del 1954-55, opera tratta dall’omonimo romanzo di Elio Vittorini), oltre alla corrispondenza con editori, organizzatori musicali e compositori, tra cui Luciano Berio, Pierre Boulez e Luigi Nono. Una volta condizionati e catalogati, i materiali verranno messi a disposizione degli studiosi. Nato a Milano nel 1932, il pianista e compositore Niccolò Castiglioni fu allievo di Giorgio Federico Ghedini e Franco Margola. Abbandonata la carriera pianistica, dagli anni Sessanta Castiglioni si dedicò interamente alla composizione, passando da una “imperterrita fede strawinskyana” degli esordi alla dodecafonia e il serialismo post-weberniano, approdando infine a una concezione più libera e personale del linguaggio musicale, aperta al recupero della tonalità e al gioco delle citazioni. Castiglioni fu autore di musiche teatrali, sinfoniche e da camera. Significativa fu la sua attività di didatta che esercitò in diverse università negli Stati Uniti e presso i conservatori di Trento, Como e Milano fino alla scomparsa nel 1996. Con questa acquisizione, che si aggiunge agli archivi di Gian Francesco Malipiero, Alfredo Casella, Nino Rota, Camillo Togni, Ottorino Respighi, Alberto Bruni Tedeschi, Giacomo Manzoni, Roman Vlad e Fausto Romitelli fra gli altri, l’Istituto per la Musica della Fondazione Cini si conferma come uno dei più importanti centri di documentazione musicale per il XX e XXI secolo.

S.N.

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