Verona mozartiana

Una settimana di eventi per ricordare la visita di Mozart alla città veneta 250 anni dopo

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Mozart a Verona
Mozart a Verona

Era il 5 gennaio 1770 quando il non ancora quattordicenne Wolfgang Amadeus Mozart si esibì in occasione del suo primo viaggio in Italia nella prestigiosa sala Maffeiana ospite dell’Accademia Filarmonica di Verona. A ricordo di quell’evento una serie di iniziative raccolte sotto il titolo “Mozart a Verona” sono state programmate nella città veneta a cura del Comune di Verona, della Fondazione Cariverona, dell’Accademia Filarmonica di Verona e della Fondazione Arena. 

Si apre proprio nella Sala Maffeiana il 5 gennaio con un concerto del soprano Britta Schwarz accompagnata da George Kallwit al violino, Francesco Galligoni al violoncello e Christine Schornsheim al fortepiano. In programma musiche di Wolfgang Amadeus Mozart, Leopold Mozart, Luigi Boccherini e Joseph Haydn. Il concerto sarà trasmesso in diretta streaming su maxischermo in Piazza Bra e sui canali social di Fondazione Cariverona, sponsor del concerto. Secondo appuntamento nella Chiesa di San Tommaso Cantauriense con la Venice Baroque Orchestra diretta da Andrea Marcon in un programma di musiche religiose e nella Messa dell’incoronazione KV 317 di Wolfgang Amadeus Mozart con i solisti Margriet Buchberger, Francesca Ascioti, Giacomo Schiavo e Federico Benetti. Dedicato al grande salisburghese e alla sua storica tappa veronese anche il primo appuntamento del 2020 della rassegna autunnale organizzata dalla Fondazione Arena ispirata al tema “Viaggio in Italia”. Nel quadro della breve rassegna mozartiana, il 10 gennaio il direttore e solista Alexander Lonquich dirige l’Orchestra della Fondazione Arena al Teatro Filarmonico (replica l’11) in un programma che comprende il Concerto per pianoforte K 595 e la Sinfonia “Jupiter”.

Dal 12 dicembre presso la Biblioteca Civica è aperta la mostra bibliografico-documentaria “1770-2020: 250 anni di Mozart a Verona nelle collezioni della Biblioteca Civica” curata da Agostino Contò e Michele Magnabosco con il sostegno della Accademia Filarmonica e del Comune di Verona. Fino al 26 gennaio la mostra offrirà l’opportunità di ripercorre la presenza musicale del salisburghese a Verona dalla fine del Settecento ai nostri giorni con l’esposizione di rari spartiti manoscritti e a stampa, libri e libretti d’opera custoditi presso la Biblioteca Civica di Verona.

 

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