Usa: l'opera in crisi
La crisi economica colpisce anche i maggiori teatri d'opera statunitensi costretti a rivedere programmi per contenere i costi di gestione
News
classica
In questi tempi difficili i teatri statunitensi si trovano a dover fare i conti sia con un calo consistente nelle donazioni, che costituiscono una parte sostanziale dei loro bilanci, sia con minori incassi al botteghino. A New York, dopo la decisione della Metropolitan Opera di ridurre del 10% gli stipendi del personale, l'Opera Orchestra di New York sospende l'attività prevista nel resto della stagione corrente a causa dei minori finanziamenti e del clima economico, cancellando il concerto con Ferruccio Furlanetto e rinviando alle prossime stagioni il "Rienzi" di Wagner e la "Medea" di Cherubini. Nella West Coast le cose non vanno meglio. La Los Angeles Opera ha annunciato il licenziamento di 17 dipendenti sui circa 100 attualmente in forza, una riduzione intorno al 6% in media degli stipendi (che sale all'8% per gli stipendi più elevati) e il differimento del pagamento dello stipendio al direttore generale Placido Domingo. Rinviati anche progetti ambiziosi come la prima mondiale dell'opera "Il postino" di Daniel Catán, prevista ad apertura di stagione e il restauro del Dorothy Chandler Pavillion, l'edificio inaugurato nel 1964 che ospita gli spettacoli della Los Angeles Opera, con l'obiettivo di ridurre i costi operativi del 25% nella prossima stagione e il bilancio dagli attuali 60 milioni a circa 50 milioni di dollari. Alla scure dei tagli sopravviverà comunque l'attesa produzione dell'"Anello del Nibelungo" secondo Achim Freyer, la cui spesa complessiva prevista è di circa 30 milioni di dollari. Problemi simili anche alla San Francisco Opera, che intende ridurre il proprio budget dagli attuali 70 milioni a circa 64 milioni di dollari nella prossima stagione. E se in questa stagione il previsto "Peter Grimes" per ragioni di botteghino dovrà cedere il posto ad una ripresa di "Bohème", i responsabili del teatro guardano oltre la crisi e confermano le opere commissionate ai compositori Christopher Theofanidis, Mark Adamo e Jennifer Higdon il cui debutto è previsto in tre stagioni successive a partire dal 2011/12. (Stefano Nardelli)
Se hai letto questa news, ti potrebbero interessare anche
classica
La scomparsa del direttore d'orchestra, compositore e musicologo
classica
Il Valletta Baroque Festival si svolgerà a Malta dal 9 al 25 gennaio 2025 nei più importanti edifici storici dell’isola, con la partecipazione di molti musicisti provenienti da diverse parti d’Europa.
classica
Il concerto sarà trasmesso domenica 22 dicembre in diretta su Rai 1 dopo l’Angelus da San Pietro