Un nuovo sito web per Simone Fernando Sacconi
In vista dei 50 anni dalla scomparsa del grande liutaio Simone Fernando Sacconi un sito web offre una ricca selezione di foto e documenti
Nel giugno del 2023 ricorre il 50° anniversario della morte di Simone Fernando Sacconi, grande liutaio e restauratore italo-americano ritenuto uno dei massimi esponenti della liuteria del Novecento, divenuto nel 1972 Cittadino Onorario di Cremona e scomparso il 26 giugno dell’anno successivo a Point Lookout, Long Island New York.
In vista di questo importante appuntamento e per onorare la memoria di questo maestro, è parso appropriato riproporre in un sito web a lui dedicato alcuni brani e fotografie tratti dal libro in italiano-inglese Dalla liuteria alla musica: l’opera di Simone Fernando Sacconi, dato alle stampe dall'Aclap di Cremona nel 1985 e presentato il 17 dicembre dello stesso anno alla Library of Congress di Washington D.C..
In questa corposa pubblicazione internazionale, ideata e promossa dai maestri liutai Francesco Bissolotti e Wanna Zambelli di Cremona, si sono raccolte le testimonianze di tanti che nel mondo – grandi liutai, restauratori di strumenti antichi, esperti, famosi musicisti, collezionisti e studiosi – hanno conosciuto o lavorato con Sacconi.
L'importanza e il valore storico dei singoli contributi hanno indotto a rispettare con assoluto rigore l'integrità dei testi originali, nella loro varietà di stili, intonazioni e forme di espressione. Si sono così salvaguardate la spontaneità e la ricchezza del sentire di ognuno; qualità che hanno fatto di quest'opera un omaggio prezioso dei grandi di ieri e di oggi al grande Maestro e alla sua arte.
Tra le varie testimonianze in merito all’arte e all’eredità di Simone Fernando Sacconi si possono citare le parole, tra gli altri, di Isaac Stern - «Fernando Sacconi creò il metro col quale tutti gli altri furono misurati, e ci sono moltissimi liutai e violinisti che debbono le loro carriere e le loro conoscenze alla sua generosità. E così la sua memoria continua a vivere dentro noi tutti» (New York, 19 febbraio 1984) – o ancora di Salvatore Accardo: «Sacconi era l’oracolo per noi violinisti. Quando ci si incontrava tra colleghi e ci si chiedeva questo violino cos’è, cosa non è, la prima domanda era: “Sacconi l’ha visto? Cosa dice Sacconi?” Lui era l’ultima parola, era il vangelo, e non solo per noi, ma anche per tutti i suoi colleghi, e questo è anche più importante, perché di colleghi straordinari ce ne sono, però per tutti loro – soprattutto quando si parlava di Stradivari – era Sacconi che aveva l’ultima parola; c’era quindi questa enorme considerazione, veramente enorme; sia tra i miei che fra i suoi colleghi era un po’ una specie di mito, Sacconi era un mito. E voglio ricordarlo così, come un grande faro, quasi un riferimento obbligato per musicisti e liutai. Un grandissimo esperto ed un grande uomo, di una straordinaria umanità» (Cremona, 7 ottobre 1983).
Per informazioni e approfondimenti consultare il sito www.simonefernandosacconi.it.
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