Un film per ricordare Ahronovitch
Il 25 maggio al Wanted Clan Cinema di Milano la proiezione (ad ingresso gratuito) del film Yuri. Sulle orme di Yuri Ahronovitch
Un direttore amatissimo dal pubblico italiano, schivo, per niente divo, al totale servizio della partitura che, al termine dei concerti, mostrava al pubblico come per dire: “è il compositore che dovete applaudire innanzitutto”. E’ Yuri Ahronovitch, il direttore d’orchestra nato a Leningrado nel 1932 e morto a Colonia nel 2002. “Yuri. Sulle orme di Yuri Ahronovitch” è il toccante e originalissimo film che, prodotto da sua moglie Tami Ahronovitch, e realizzato dal regista Nevio Casadio, racconta in maniera non didascalica la sua vita, ma soprattutto il suo modo di fare musica, i rapporti con i cantanti, con i musicisti dell’orchestra, le sue passioni. Il film verrà proiettato il 25 maggio alle 18 al Wanted Clan Cinema di Milano (Via Atto Vannucci 13): l’ingresso è gratuito, lo presenteranno Tami Ahronovitch, Nevio Casadio, Leo Nucci e Susanna Franchi.
Da Leo Nucci a Gwyneth Jones, da Rudolf Buchbinder a Natalia Gutman, da Cesare Mazzonis a Claudio Desderi, con le testimonianze dei musicisti che hanno lavorato con lui nelle orchestre di tutto il mondo e i racconti di direttori artistici e sovrintendenti che hanno collaborato con lui, emerge il ritratto di un direttore che amava profondamente il suo lavoro, che riusciva a stabilire rapporti umani che andavano al di là del semplice fare musica insieme. Il regista Nevio Casadio lo definisce un “road movie” che dura 126 minuti dopo che si è ritrovato in sala di montaggio con 500 ore di materiale audiovisivo: un road movie perché il viaggio è nei grandi teatri frequentati dal maestro, ma anche nella “sua” Leningrado, a Yaroslav (dove aveva diretto la Yaroslav Philharmonic Orchestra), a Venezia (con la toccante storia di un frac che sembra un racconto di Gogol), in Israele... Un modo di ricordarlo che sicuramente a Yuri sarebbe piaciuto: senza retorica e con molta umanità.
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