Turandot "apre" a Liegi

Con Cura interprete e regista

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Cinque nuove produzioni caratterizzano la prossima stagione dell'Opéra Royal de Wallonie di Liegi che proporrà, pezzi forte della stagione, a novembre un "Don Giovanni" di Mozart firmato dal regista belga Jaco Van Dormael, e per la prima volta in Belgio, a marzo 2017 "Jérusalem" di Verdi, un’opera che nessuno mette più in scena ma che merita di essere riscoperta, come ha sottolineato il direttore generale ed artistico dell’Opera di Liegi Stefano Mazzonis di Pralafera che ne curerà la regia, mentre il podio è stato affidato a Speranza Scappucci. Ma l’attesa è grande anche per Jaco Van Dormael, l’artista che ha firmato con grande successo nel 2012 "Stradella" de César Franck per la riapertura dell’Opera di Liegi alla fine dei lavori di ristrutturazione, e che ha preannunciato un moderno Don Giovanni arrogante uomo di potere con appettiti sessuali più nascosti. Sul podio ci sarà il maestro Rinaldo Alessandrini, Don Giovanni sarà interpretato da Mario Cassi mentre Donna Anna sarà Maria Grazia Schiavo. Le altre nuove produzioni saranno "Turandot" di Puccini, che aprirà il prossimo settembre la nuova stagione 2016-2017 con la protagonista impersonata da Tiziana Caruso mentre Calaf sarà Josè Cura che ne firma pure la regia ; ci sarà poi un nuovo allestimento del "Nabucco" di Verdi ad ottobre con Leo Nucci, regia di Stefano Mazzonis di Pralafera. Entrambe le opere con la direzione di Paolo Arrivabeni che proprio un Nabucco ha diretto al suo arrivo a Liegi nel 2007 come direttore musicale. Altra nuova messa in scena quella de "La Damnation de Faust" di Berlioz a gennaio firmata da Ruggero Raimondi con la direzione del maestro Daniel Oren. Non una nuova produzione , ma un titolo mai rappresentato all'Opéra Royal de Wallonie-Liège sarà poi a maggio l'opera barocca "Didon et Enée" di Purcell con la regia di Cécile Roussat e Julien Lubek, Dido cantata da Roberta Invernizzi e Enea da Benoit Arnould. Interessante poi la proposizione del "Vangelo" di Pippo Del Bono, testo e regia, un lavoro contemporaneo di teatro-opera creato a Zagabria nel 2012, con la musica scritta da Enzo Avitabile, che sarà proposto dalla Compagnia di Pippo del Bono e dal Teatro nazionale della Croazia . Due invece le riproposizioni: "Orphée aux enfers" d'Offenbach a dicembre e "Otello" di Verdi a giugno, quest’ultimo diretto da Arrivabeni, con Josè Cura nella parte del protagonista e Cinzia Forte in quello di Desdemona. Durante la stagione sono inoltre in programma due tournées all’estero di due opere coprodotte dall’Opera di Liegi : a fine marzo "La Gazzetta" de Rossini, firmata dallo stesso direttore Stefano Mazzonis di Pralafera, debutterà all'Israeli Opera di Tel-Aviv, mentre l’Orchestra e il Coro dell’Opera di Liegi voleranno a maggio alla Royal Opera House di Muscat, nel Sultanato d'Oman, per riproporre "Les Pêcheurs de perles" di Bizet. Il direttore Mazzonis di Pralafera ha voluto infine sottolineare come l’Opera di Liegi vanta una percentuale di posti occupati pari al 97%, con quasi il 30% di pubblico che frequenta il teatro nei suoi vari appuntamenti composto da giovani sotto i 32 anni e, risultato non da poco malgrado gli ulteriori tagli nei finanziamenti, per il nono anno consecutivo i conti in equilibrio.

Alma Torretta

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