Torna MetJazz, tra tradizione e innovazione
A Prato dal l’11 febbraio al 13 marzo la XXVIII edizione della rassegna diretta da Stefano Zenni
Dall’11 febbraio al 13 marzo si svolgerà a Prato la XXVIII edizione di MetJazz, rassegna organizzata dal Teatro Metastasio di Prato con la direzione artistica di Stefano Zenni che propone un cartellone 2023 articolato in due sezioni denominate “official” e “off”, con un programma di otto concerti e due conferenze.
Il primo appuntamento della rassegna apre la Sezione off offrendo, sabato 11 febbraio (ore 18 presso la Scuola di musica Verdi) una conferenza dello stesso Zenni dedicata al tema “Tradizione o innovazione? Come funziona il jazz”, seguita domenica 19 febbraio (ore 11 presso il Centro Pecci Prato) da Echoes, progetto di Dario Cecchini nato nel 2017 che vede il suo sax baritono in totale solitudine abitare le sale dell’installazione sonora “Hagoromo” di Massimo Bartolini (accesso limitato a 80 partecipanti). Chiude la sezione, venerdì 24 febbraio (ore 21, sempre presso la Scuola di musica Verdi) una seconda conferenza di Zenni nel quale verranno ricostruiti i contorni della cifra creativa di Peter Brötzmann, maestro dell'improvvisazione radicale.
La Sezione official prevede invece sette concerti, dislocati tra Teatro Fabbricone e Teatro Metastasio, a partire dal doppio appuntamento previsto per lunedì 13 febbraio (ore 21 al Teatro Fabbricone), aperto da Mirco Rubegni che presenta My Louis, una produzione nata per il Festivaletteratura di Mantova che si ispira al grande maestro della tromba. Accompagnato da Gabrio Baldacci alla chitarra, Glauco Benedetti alla tuba, Federico Scettri alla batteria e Simone Padovani alle percussioni, Rubegni trasforma la musica di Armstrong attraverso i groove funky, l’elettronica, le trame percussive fino a restituirne una rilettura del tutto personale. A seguire, Gaia Mattiuzzi, giovane cantante classica e jazz e compositrice dalla formazione cosmopolita propone nel progetto Inner Core (nelle classifiche dei migliori dischi di jazz italiano del 2022) suoni acustici ed elettronici, ispirandosi vocalmente a liriche di James Joyce. Con lei sul palco Alessandro Lanzoni al pianoforte e al sintetizzatore, Alfonso Santimone all’elettronica, Gabriele Evangelista al contrabbasso, Enrico Morello alla batteria.
Il secondo doppio appuntamento prevede, lunedì 27 febbraio (ore 21 al Teatro Metastasio) Peter Brötzmann, presenza-chiave di questa edizione di MetJazz23, protagonista di un “solo” cui si esibisce con sax contralto e tenore, clarinetto e tárogató, seguito dal duo formato da Tiziano Tononi (storica figura di riferimento del jazz italiano) e Emanuele Parrini (tra i più apprezzati solisti del suo strumento e da tempo membro dei Nexus di Tononi) impegnato con The Many Moods of Interacion in un confronto singolare e rischioso tra batteria, percussioni, gong e violino o viola.
Ancora due esibizioni in sequenza lunedì 6 marzo (ore 21 Teatro Fabbricone): con Creative Music Front, il sax tenore di Leonardo Radicchi (compositore e musicista dalle esperienze internazionali, diplomato alla Berklee e anche operatore umanitario per Emergency) guida un quintetto di talenti con il vibrafono e le percussioni di Nazareno Caputo, la chitarra e gli effetti di Ruggero Fornari, il contrabbasso di Pietro Paris, la batteria e le percussioni di Lorenzo Brilli, mentre a seguire troviamo il trio Anokhi, un classico trio jazz che comprende il batterista Cristiano Calcagnile, il pianista Giorgio Pacorig e il contrabbassista Gabriele Evangelista, impegnato nel progetto Iversi.
Lunedì 13 marzo (ore 21 al Teatro Metastasio), infine, nel concerto Belladonna realizzato in collaborazione con Musicus Concentus Firenze, la chitarrista Mary Halvorson affiancata dal quartetto d’archi Mivos – violino Olivia De Prato e Maya Bernardo, viola Victor Lowrie Tafoya, violoncello Tyler J. Borden – propone un dialogo con la tradizione del tutto nuovo, offrendo una ricca fusione di jazz, musica contemporanea, folk, tradizione classica.
Info sulla pagina dedicata sul sito del Teatro Metastasio.
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