Torna il Concerto di Capodanno alla Fenice
Daniel Harding per la quinta volta sul podio del teatro veneziano per il tradizionale appuntamento di Capodanno, solisti Mariangela Sicilia e Francesco Demuro
Alla Fenice la vigilia del Concerto di Capodanno è sempre l’occasione per un bilancio. Assente l’ormai ex-sovrintendente Fortunato Ortombina (il suo mandato è ufficialmente scaduto lo scorso 12 dicembre), tocca al direttore generale Andrea Erri, delegato dal Consiglio di Indirizzo a gestire gli affari correnti perdurando l’incertezza su chi prenderà le redini del teatro veneziano, descrivere un quadro molto positivo per il Teatro La Fenice: buone notizie dal botteghino, che vanta incassi per 7,6 milioni di euro, nonostante le tensioni sindacali che hanno fatto saltare tre prime compresa quella dell’Otello inaugurale, e anche dagli abbonati alla lirica in aumento di circa il 10% sull’annata precedente. Una crescente popolarità che investe anche il “contenitore” Fenice: i partecipanti alle visite guidate in teatro sono stati 210 mila, numeri che rendono la storica sala la terza attrazione turistica in città dopo il Palazzo Ducale e la Collezione Guggenheim. Risultati importanti per il teatro lirico veneziano ma anche per l’economia della città, come dimostra uno studio commissionato all’Università “Ca’ Foscari”: a fronte dei circa 18 milioni di euro di finanziamenti pubblici, l’impatto economico è stimato in circa 57 milioni di euro. Insomma, investire in cultura è un buon affare e risultato di una gestione virtuosa, che sarebbe auspicabile non venisse dissipata in lotte di potere.
Fra tante cifre, c’è spazio anche per un annuncio: il progetto Città della Musica di Marghera, circoscrizione storicamente operaia del Comune di Venezia, prosegue anche grazie all’intervento di finanziatori privati e offrirà sale polivalenti per le prove delle produzioni del teatro ma aperte anche ad iniziative della città.
Naturalmente si parla di musica e ovviamente del Concerto di Capodanno, appuntamento ormai ventennale realizzato in collaborazione con la Rai, rappresentata da Francesca Nesler di Rai Cultura, che ne parla come di uno degli eventi musicali di più grande ascolto nel palinsesto. Presenti anche i protagonisti del concerto del Capodanno 2025, il soprano Mariangela Sicilia, il tenore Francesco Demuro e il direttore d’orchestra Daniel Harding, che sale per la quinta volta sul podio per la quinta volta dopo il 2011, 2015, 2021 (a porte chiuse per la pandemia) e 2022.
Secondo tradizione anche il programma, che prevede la Quinta Sinfonia in do minore op. 67 di Ludwig van Beethoven nella prima parte, e un’antologia di brani operistici nella seconda parte, aperta dalla Sinfonia da La gazza ladra di Rossini e seguita dal coro “Din don, suona vespero” dai Pagliacci di Leoncavallo. In omaggio all’anno pucciniano che si sta per chiudere, si continua con le popolarissime “Recondita armonia” da Tosca e “Donde lieta uscì” da La bohème. L’intermezzo da I quatro rusteghi di Ermanno Wolf-Ferrari sarà l’occasione per l’inserto di danza destinato al pubblico televisivo con l’Aterballetto impegnato in una coreografia dello spagnolo Marcos Morau. Prenderà quindi la scena la musica francese, con la “farandole” dalle musiche di scena per L’Arlésienne di Georges Bizet, di cui nel 2025 si celebra il centocinquantenario della morte e della prima di Carmen, e l’aria di Juliette “Je veux vivre dans ce rêve” da Roméo et Juliette di Charles Gounod. Dopo l’immancabile “Nessun dorma” dalla Turandot di Puccini, torna Bizet con la “danse bohème” dalla Seconda suite dalla Carmen nell’arrangiamento strumentale di Ernest Guiraud. La conclusione, come tradizione impone, vedrà in sequenza il “Va pensiero” dal Nabucco di Verdi, il finale della Turandot di Puccini (nel completamento di Franco Alfano, non accreditato nel programma) e l’augurale “Libiam ne’ lieti calici” dalla Traviata di Verdi.
Al Teatro La Fenice sono quattro le recite in programma fra domenica 29 dicembre e mercoledì 1° gennaio. Di quest’ultima recita la seconda parte del concerto sarà trasmessa in diretta su Rai 1 alle ore 12:20 con replica su Rai 5 alle ore 17:45. La versione integrale del concerto, invece, si potrà ascoltare in differita su Rai Radio 3 alle ore 20:30 e anche vedere il 27 febbraio, giovedì grasso, su Rai5. Il concerto sarà anche visibile all’estero nell’emittente franco-tedesca Arte e diffuso in Eurovisione attraverso il circuito EBU.
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