Teatro alla Scala, niente inaugurazione
Per la prima volta dal 1897 non si terrà l'inaugurazione della stagione il 7 dicembre; ma c'è un'alternativa allo studio
Niente 7 dicembre alla Scala, niente Lucia di Lammermoor con l'orchestra diretta da Riccardo Chailly per la regia di Yannis Kokkos: le nuove disposizioni anti-pandemia hanno fatto svanire le ultime speranze di rispettare la tradizionale inaugurazione della stagione 2020-21.
In realtà, era successo soltanto una volta, nel 1897 (la data canonica era il 26 dicembre, prima che Sant'Ambrogio soppiantasse Santo Stefano), quando il Comune per la disastrosa situazione economica del Paese non aveva elargito al teatro i fondi necessari. Mentre durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale, nonostante il teatro fosse stato sventrato dalle bombe, la stagione era stata rispettata alla meglio utilizzando il Teatro Sociale di Como e soprattutto il Teatro Lirico di Milano.
Stavolta invece la sala della Scala sarebbe agibile, ma al pubblico non è consentito andarci. In via Filodrammatici, dove da mesi sono purtroppo abituati ad affrontare gli imprevisti, al momento si sta programmando di rispettare la data dell'inaugurazione, non con una messa in scena sostitutiva di Lucia, ma con uno specialissimo concerto di canto, portando in proscenio le migliori voci della lirica internazionale.
Naturalmente in collaborazione con la Rai, in modo da trasmetterelo in tutto il mondo.
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