Take Five alla Casa del Jazz
Dal 5 all’11 dicembre a Roma i 15 concerti dei 5 nuovi centri di produzione, tutti associati a I-Jazz
Dal 5 all’11 dicembre alla Casa del Jazz di Roma va in scena Take Five, la rassegna che presenta le produzioni originali proposte dai cinque nuovi Centri di Produzione Musica dedicati al jazz e sostenuti da quest’anno dal Ministero della Cultura. Ogni centro presenta tre dei migliori gruppi prodotti in questo primissimo anno di attività per un totale di 15 concerti con l'obiettivo di far conoscere al pubblico le attività dei centri a livello locale e nazionale.
La pubblicazione del decreto del Direttore Generale dello Spettacolo del 19 luglio 2022 ha ufficializzato il riconoscimento di sette Centri di Produzione Musica ammessi a finanziamento, cinque di questi operano nello specifico del mondo del jazz: il Centro Produzione Musica di Roma della Fondazione Musica per Roma – con Casa del Jazz ed Auditorium Parco della Musica –, il Centro Adriatico Produzione Musica Ets con sede a Pescara, Rest-Art - Piemonte Orientale Music per iniziativa di Associazione Rest-Art di Novara, il Centro diretto dall’Associazione Time in Jazz di Berchidda e Toscana Produzione Musica Ets attivo nelle città di Firenze e Pisa.
La rassegna ospitata alla Casa del Jazz – luogo promotore e di coordinamento delle attività dei centri di produzione nonché punto di riferimento ormai riconosciuto a livello internazionale – prevede l’esibizione dal vivo di artisti e formazioni quali Dimitri Grechi Espinoza (5/12), Maria Sole De Pascali Quartet, Ettore Fioravanti Opus Magnum (6/12), Ada Montellanico Quintet Feat. Giovanni Falzone, Christian Mascetta Trio (7/12), Paraulas, Mr Noe, Bebo Ferra Trio (8/12), O-Janà, Khalab Live Quartet (9/12), Antine, To be or not to bop (10/12), Nico Gori Sextet, Javier Girotto Legacy Quintet (11/12).
Tutti i soggetti sono aderenti all’associazione nazionale I-Jazz. Un’importante novità, quindi, che regola l’assegnazione dei fondi Fus parificando così la musica al teatro e alla danza, che porterà notevoli cambiamenti e nuovi assetti, contribuendo a ridefinire la filiera “formazione-produzione-programmazione” mettendo a disposizioni luoghi e professionalità che potranno essere di supporto alla creatività, una diversa valorizzazione dell’incontro artistico, dei percorsi di residenza creativa e del concetto di progettazione comune. La nascita di luoghi strettamente impegnati sulla produzione di opere nuove, infatti, avrà un impatto sulla qualità e quantità di nuovi progetti artistici, con una auspicabile e crescente presenza di nuovi talenti.
La previsione che tutti i soggetti coinvolti fanno è quella di Centri forti e stabili nello strutturare spazi residenziali, supporto alla produzione e capacità di promuovere i nuovi progetti in Italia e all’estero, attenzione ai vari linguaggi musicali e artistici e alla multidisciplinarietà. Sembrano essere proprio questi, infatti, lo spirito e gli obiettivi che andranno ad animare e muovere i cinque Centri del mondo del jazz, unendo i loro percorsi, certamente diversi e vari, in un panorama unico e strutturato. L’idea di creare un coordinamento delle realtà jazz dedicate alla produzione e alla circuitazione di nuovi progetti, sembra essere infatti uno degli impegni che affianca la nascita delle singole situazioni.
Sarà la Casa del Jazz, gestita dalla Fondazione Musica per Roma, la sede nella quale verrà attivato il coordinamento dei cinque Centri, fulcro della rete del mondo del jazz che si unisce e continua a fare sistema.
Per informazioni: www.casadeljazz.com.
Se hai letto questa news, ti potrebbero interessare anche
Dal 31 ottobre al 3 novembre la 60a edizione del festival berlinese
Il 9 novembre una serata con The Necks e il trio Spiralis Aurea