Scompare Gianfranco De Bosio

Uno dei protagonisti del teatro italiano del secondo dopoguerra, era stato anche sovraintendente dell’Arena di Verona, dove aveva curato il riallestimento dell’Aida inaugurale del 1913

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Gianfranco de Bosio
Gianfranco de Bosio

Lo scorso 2 maggio è scomparso a Milano Gianfranco de Bosio, uno dei protagonisti del teatro italiano del secondo dopoguerra. De Bosio aveva 97 anni.

De Bosio era nato a Verona nel 1924. Durante la seconda guerra mondiale era stato partigiano e membro del Comitato di liberazione nazionale nella sua città natale. Dopo la laurea in letteratura francese all’Università di Padova con una tesi su Molière nel 1946, nella città veneta aveva fondato il Teatro dell’Università, con il quale ha contribuito al recupero del teatro di Ruzante e a far conoscere l’opera teatrale di Bertolt Brecht in Italia. Accanto all’impegno nel teatro di prosa, con la prolifica attività di regista ma anche di manager teatrale (era stato direttore del Nuovo Teatro con Diego Valeri e in seguito direttore del Teatro Stabile di Torino fra il 1957 e il 1968), Gianfranco De Bosio si è dedicato con grande impegno anche al teatro lirico. Due volte sovraintendente all’Arena di Verona, fra il 1968 e 1969 e nuovamente fra il 1993 e il 1998, aveva curato personalmente fortunatissimi allestimenti come la ricostruzione nel 1982 dell’Aida, che aveva inaugurato il festival lirico a Verona nel 1913, ripreso ancora oggi e campione assoluto di incassi. All’Arena il De Bosio regista aveva debuttato nel 1977 con Roméo et Juliette di Gounod, ma nella regia lirica aveva già curato gli ellestimenti de La Périchole di Jacques Offenbach a Trieste nel 1964 de Il franco cacciatore ancora a Trieste con nel 1969. Al Teatro La Fenice si ricordano i suoi allestimenti di Maria de Rudenz di Donizetti con Katia Ricciarelli nel 1980 e soprattutto di Attila nel 1986 con le scene di Emanuele Luzzati ricostruite dai bozzetti originali di Giuseppe Bertoja dell’allestimento originale del 1846 con uno straordinario Samuel Ramey protagonista. Nel 1989 a Treviso aveva firmato la regia del Don Giovanni con la direzione di Peter Maag, spettacolo nato nell’ambito della neonata “Bottega” creata dal direttore d’orchestra svizzero al Teatro Comunale della città veneta.

Attivo anche come docente alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano e alla Opera Academy di Verona, Gianfranco De Bosio è stato anche autore di diversi libri. Fra questi, Aida 1913-2013. Storia e immagini dell'Aida più vista al mondo (Il Saggiatore, 2013) e l’autobiografia La più bella regia. La mia vita (Neri Pozza, 2016).

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