Santa Cecilia: le dimissioni di Ciro Visco
Il maestro del coro di Santa Cecilia lascia il suo incarico con due anni d’anticipo per “ragioni personali”
Ciro Visco, maestro del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, ha presentato le sue dimissioni, garantendo la propria presenza solo fino al termine della stagione 2018-2019 e interrompendo così un contratto che lo avrebbe impegnato per altri due anni, fino al 2021. Ricopriva tale incarico dal 2010 e indubbiamente il suo impegno ha contribuito ad elevare ulteriormente il livello della compagine corale romana.
Come ha spiegato Michele dall’Ongaro, presidente-sovrintendente dell’Accademia, le sue dimissioni sono dovute «a ragioni strettamente personali» e non hanno alcuna relazione con lo stato di agitazione proclamato in questi giorni dal coro stesso a causa di un ulteriore blocco di tre anni (dal 2019 al 2021) del turn over delle assunzioni, che va ad aggiungersi a un blocco di cinque anni appena concluso. Tale blocco, come affermano i sindacati, «ha comportato già la perdita di 7 posti di lavoro, riducendo il Coro dagli 86 della pianta organica approvata dal ministero agli attuali 79». I sindacati temono inoltre «il conseguente ulteriore inevitabile invecchiamento della nostra compagine», la cui età media è già ora di 51 anni, quindi piuttosto elevata.
Secondo dall’Ongaro invece «non c'è un blocco di turn over, ma c'è semmai la ridefinizione della pianta organica fatta per obbligo di legge in base alla sostenibilità economica plausibile per i prossimi tre anni».
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