Salisburgo omaggia Rossini

Cecilia Bartoli dedica il Festival di Pentecoste 2018 al pesarese ma non solo

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Sarà consacrato a Gioachino Rossini per il 150° anniversario dalla morte il Festival di Pentecoste di Salisburgo in programma dal 18 al 21 maggio 2018. Per l’inaugurazione la sovrintendente del Festival, Cecilia Bartoli, vestirà per la prima volta i panni della protagonista Isabella (“Una donna intelligente e di carattere che fa vedere agli uomini fino a dove si può spingere”) nella nuova produzione de “L’Italiana in Algeri” con la regia del duo Moshe Leiser e Patrice Caurier e la direzione di Jean-Christophe Spinosi alla testa dell’Ensemble Matheus. Accanto alla Bartoli, nel cast figurano anche Peter Kálmán, Edgardo Rocha, Alessandro Corbelli, José Coca Loza, Rebeca Olvera e Rosa Bove. Dedicato a Manuel García il recital del tenore Javier Camarena, che lo vedrà impegnato in arie da “Barbiere di Siviglia” e “Ricciardo e Zoraide” oltre che da “El poeta calculista” dello stesso García accompagnato dai Musiciens du Prince diretti da Gianluca Capuano. Rossini anche nel concerto della Staatskapelle Berlin diretta da Daniel Barenboim, che, oltre alla sinfonia della “Semiramide”, prevede la Prima Sinfonia di Caikovskij e il Concerto per pianoforte di Grieg con Andra Schiff protagonista. Non rossiniana ma di tono comunque leggero anche la seconda delle opere in cartellone: “La Perichóle” di Jacques Offebach con Aude Extrémo, Benjamin Bernheim, Laurent Alvaro e Lea Desandre e i Musiciens du Louvre e il coro dell’Opéra national de Bordeaux diretti da Marc Minkovski. Completano il cartellone il recital del violinista Maxim Vengerov, impegnato nel “Primo concerto per violino” di Max Bruch e nel “Rondó capriccioso e havanaise” di Camille Saint-Saëns, e il “Deutsches Requiem” di Johannes Brahms nella versione per pianoforte a quattro mani (quelle di Laurent Aimard e Markus Hinterhäuser, sovrintendente del Festival di Salisburgo), il Coro della Bayerischen Rundfunk e i solisti Genia Kühmeier e Andrè Schuen diretti da Jérémie Rhorer. Non è sfuggita alla Bartoli la coincidenza storica: “L’Italiana in Algeri” debuttava a Venezia il 22 maggio 1813 proprio lo stesso giorno in cui Richard Wagner nasceva a Lipsia. E il grande concerto di chiusura nella Grosses Haus sarà consacrato proprio a Rossini e Wagner con la Staatskapelle di Berlino diretta ancora da Barenboim con solisti di eccezione Jonas Kaufmann, Rolando Villazón e la stessa Bartoli.

Nella foto: da sinistra a destra: Florian Wiegand, Helga Rabl-Stadler and Markus Hinterhäuser (Foto: SF/Marco Borrelli)

S.N.

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