Sagra Musicale Malatestiana, 73ma edizione
Da luglio a dicembre a Rimini grandi direttori, prestigiose orchestre e solisti, giovani talenti e una nuova produzione dedicata Rameau affidata ad Anagoor
La 73ma edizione della Sagra Musicale Malatestiana poterà a Rimini, tra luglio e dicembre 2022, artisti quali Zubin Mehta, Vladimir Jurowski, Antonio Pappano, Riccardo Muti, Maria João Pires, Lisa Batiashvili, oltre a prestigiose formazioni come, tra le altre, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra Sinfonica della Radio di Berlino e la Philharmonia di Londra. Oltre ai tanti solisti e ai giovani talenti, il cartellone comprende una commissione affidata alla compagnia Anagoor per nuova produzione di teatro musicale dedicata a Jean Philippe Rameau.
Si parte con l’inaugurazione ufficiale del cartellone con il ritorno di Zubin Mehta (18 luglio) alla testa dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino in un programma che a due grandi pagine beethoveniane come la Settima Sinfonia e l’ouverture dal balletto Le creature di Prometeo accosta le Variazioni su un tema rococò di Caikovskij arricchite dal virtuosismo del violoncellista Antonio Meneses.
Tra gli altri appuntamenti sinfonici, il debutto a Rimini di Vladimir Jurowski che si presenterà al Teatro Galli (5 settembre) con una formazione come l’Orchestra Sinfonica della Radio di Berlino e con l’eccellente violinista Vilde Frang in un programma che prende le mosse da Mozart per concludersi con la Quinta Sinfonia di Gustav Mahler.
Una protagonista del pianoforte come Maria João Pires affronterà (12 settembre) il Terzo Concerto di Beethoven accompagnata dai musicisti della Youth Orchestra of Bahia diretta da Ricardo Castro in un originale programma completato da pagine di Gomez e Villa-Lobos, mentre alla musica del Novecento è dedicato il concerto che segna il ritorno alla Sagra Musicale Malatestiana della Philharmonia Orchestra di Londra (17 settembre) affidata alla guida del talentuoso direttore finlandese Santtu-Matias Rouvali che a Rimini esordisce con la Seconda Sinfonia di Sibelius e con la violinista giapponese Sayaka Shoij impegnata nel Concerto per violino di Prokof’ev.
A Rimini è previsto anche il ritorno dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia (17 novembre) con Antonio Pappano sul podio per un programma che, oltre alla Seconda Sinfonia di Schumann, prevede la presenza di una solista come Lisa Batiashvili, impegnata nel Concerto per violino di Beethoven.
Molto atteso anche il ritorno di Riccardo Muti (17 dicembre) alla guida dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, a tre anni dall’eccezionale apparizione sul podio del Teatro Galli per l’inaugurazione della 70esima edizione della Sagra Musicale Malatestiana, protagonista in questa occasione dell’esecuzione della Messa da Requiem di Verdi.
Tra le tante le intersezioni proposte dal programma della Sagra Musicale Malatestiana, che fanno coabitare nel cartellone 2022 appuntamenti con la musica da camera, sguardi sul Novecento, progetti interdisciplinari, ribalte dedicate ai giovani talenti e un omaggio ad una figura come quella di Béjart, emerge un nuovo progetto produttivo che consolida l’esperienza maturata negli anni scorsi da questa manifestazione nella direzione di un inedito punto di incontro tra la musica, il teatro di ricerca e il cinema.
Ancora più originale la modalità immaginata per quest’anno dove il gruppo teatrale Anagoor è invitato a confrontarsi con una drammaturgia musicale barocca dove i temi dell’amore e della guerra si fondono con quelli dello scontro drammatico di culture diverse.
Il ballet-héroique Les Indes Galantes di Jean-Philippe Rameau fu riconosciuto fin dal debutto a Parigi nel 1735 come un capolavoro e accolto con entusiasmo anche da Voltaire per la novità della concezione. Nato dalla collaborazione con il poeta Louis Fuzélier, Les Indes Galantes è un’opera scandita in un prologo e quattro entrées, ciascuna immaginata come episodio autonomo con cui riproporre il tema dell’amore e della guerra ambientato in scenari sempre diversi – Turchia, Perù, Persia e Nord-America – e con uno sguardo critico nei confronti delle sopraffazioni perpetrate dagli Europei sulle popolazioni del Nuovo Mondo. A dimostrazione della fortuna dell’opera si contano tante riprese nel corso del Settecento in Francia, spesso estrapolando singoli episodi dalla partitura completa. Così, per esempio, nel 1757 al Teatro di Corte di Parma andò in scena Les Incas du Pérou, prima rappresentazione italiana di un’opera di Rameau.
In questa prospettiva appare, quindi, interessante la scelta di riproporre l’episodio peruviano isolato, che sarà appunto al centro della nuova produzione della Sagra Musicale Malatestiana che per la parte musicale potrà contare sulle voci di Elisabeth Breuer, Nicholas Scott, Renato Dolcini, del Coro universitario del Collegio Ghislieri di Pavia, della Filarmonica Arturo Toscanini e della direzione di Giulio Prandi. A Anagoor è affidato il compito di dare forma drammaturgica ad un’opera-video che sarà accompagnata dall’esecuzione delle musiche dal vivo. Le riprese confluiranno infine in un film reso possibile grazie alla collaborazione della casa di produzione cinematografica Kublai Film.
Tutti i dettagli sull’ampio cartellone della 73ma Sagra Musicale Malatestiana sul sito www.sagramusicalemalatestiana.it.
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