ROF 2019: il festival extralarge
Sono stati annunciati anche i tre titoli operistici del 2020
Il sindaco di Pesaro, il presidente e il sovrintendente del Rossini Opera Festival e il presidente dell’Accademia Rossiniana hanno presentato a Roma il programma del festival del 2019, il quarantesimo, che in numeri romani si scrive XL e quindi è stato scherzosamente definito extralarge. In realtà consiste come sempre di tre opere, ognuna ripetuta quattro volte. In più quest’anno c’è il “Gala ROF XL”, un grande concerto lirico cui parteciperanno una quindicina di cantanti: per darne un’idea, diciamo che solo tra i tenori troviamo stelle come Juan Diego Florez – in assoluto il cantante più amato dal pubblico del festival – Lawrence Brownlee e Sergey Romanovsky, ma anche il giovane e molto promettente Ruzil Gatin, russo di nascita ma con una carriera interamente italiana. Quest’anno il contorno (concerti vocali, le Soirées musicales, Il viaggio a Reims dei giovani) è più ricco del solito ma il piatto forte restano le tre opere, di cui sono noti ormai da mesi titoli e interpreti.
Inaugura Semiramide (11 agosto) con l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Michele Mariotti con un nuovo allestimento di Graham Vick, che così presenta quest’opera: “Semiramide sembra grandiosa e invece si risolve tutta in duetti. È un soggetto sottile, giocato su un piccolo gruppo di personaggi: mi affascina soprattutto Arsace, perché permette di esaminare oggi la tradizione dei ruoli en travesti, in un mondo in cui l’idea di genere è più fluida”. A questa, che è l’ultima opera seria italiana di Rossini, segue la sua prima opera di questo genere, Demetrio e Polibio, nel noto allestimento di Davide Livermore, con Paolo Arrivabeni sul podio della Filarmonica Gioachino Rossini. L’ultima opera in cartellone è il dramma giocoso L’equivoco stravagante, diretto da Carlo Rizzi, ancora con l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai: vedremo come Moshe Leiser e Patrice Caurier - che firmano la regia di questa nuova produzione - risolveranno questa vicenda alquanto licenziosa per l’epoca, costellata di doppi sensi arditi che provocarono l’intervento della censura.
Quest’anno ci sarà anche un antipasto, a luglio: dal 12 al 14 la Compagnia marionettistica Carlo Colla e Figli rappresenta L’Italiana in Algeri al Teatro Rossini.
Ma già nei giorni scorsi c’è stato un evento importante, l’inaugurazione del Museo Nazionale Rossini a palazzo Montani Antaldi, con dieci sale dedicate al compositore.
Sono stati annunciati anche i titoli del festival del 2020: Moïse et Pharaon diretto da Daniele Rustioni,Elisabetta regina d’Inghilterra diretta da Evelino Pidò, al suo debutto a Pesaro, e La cambiale di matrimonio diretta da Dmitry Korchak, il tenore russo, che da qualche anno affianca una promettente carriera di direttore all’attività di cantante. Si tratta di tre nuovi allestimenti, firmati rispettivamente dai Pier Luigi Pizzi, Davide Livermore e Laurence Dale.
Qui il programma completo del 2019
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