Ravenna Festival 2024, un viaggio tra ambiente, arti e culture
Presentata la XXXV edizione che si svolgerà dall’11 maggio al 9 luglio e sarà inaugurata da Riccardo Muti alla guida dei Wiener Philharmoniker
Scegliendo come titolo “E fu sera e fu mattina” – parole che nella Genesi marcano il succedersi dei giorni della Creazione – la XXXV edizione di Ravenna Festival offre dall’11 maggio al 9 luglio oltre cento alzate di sipario e più di mille artisti coinvolti in un programma che intende riflettere sugli effetti del cambiamento climatico sul nostro pianeta, adottando nuove pratiche ecosostenibili per lo spettacolo dal vivo, ma anche sul valore della creatività come risorsa per comunità inclusive e multiculturali.
Presentato questa mattina di fronte al folto pubblico presente al Teatro Alighieri, animato anche da tanti giovani studenti, il cartellone 2024 del Ravenna Festival si apre quindi l’11 maggio con il ritorno di Riccardo Muti alla guida dei Wiener Philharmoniker. Lo stesso Muti sarà ancora protagonista alla guida della sua Orchestra Cherubini per un concerto in omaggio a Ferruccio Busoni (9 giugno) e per l’appuntamento Le vie dell’Amicizia con lo Stabat Mater di Giovanni Sollima e la Sinfonia “Tragica” di Schubert (7 luglio).
Tra i tanti ospiti del programma troviamo Simon Rattle, Kirill Petrenko, Accademia Bizantina, Eleonora Abbagnato, Sergio Bernal, il Ballet de l’Opéra de Lyon, il Philip Glass Ensemble, Giovanni Sollima, Mario Brunello, Paolo Fresu e Omar Sosa, Colapesce Dimartino, Ian Bostridge, Hildur Gudnadóttir, Laura Morante, e tanti altri.
Tra gli appuntamenti musicali si segnalano Ottavio Dantone alla guida della sua Accademia Bizantina nella Creazione di Haydn proposta nella fascinosa cornice della Basilica di Sant’Apollinare in Classe (24 maggio), mentre il Teatro Alighieri (21, 22 e 23 giugno) ospiterà una tre giorni dedicata alla Trilogia “Qatsi” di Godfrey Reggio e Philip Glass. I film Koyaanisqatsi, Powaqqatsi e Naqoyqatsi rappresentano un maestoso affresco visivo-musicale sull’avvento e il compimento del cosiddetto Antropocene, l’era dell’uomo che lascia la propria impronta sulla Terra. I film saranno proiettati con la colonna sonora originale di Glass eseguita dal Philip Glass Ensemble, che compie cinquant’anni, e l’Orchestra Regionale Toscana diretti da Michael Riesman, con la collaborazione del Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini”, del Coro di voci bianche dell’Accademia del Maggio e della violoncellista Erica Piccotti. Powaqqatsi viene inoltre proposto in prima mondiale in una versione orchestrale commissionata dal Festival insieme al Barbican di Londra, al Festival di Edimburgo e alla National Concert Hall di Dublino.
Tra le altre iniziative ricordiamo l’originale rassegna “Romagna in fiore”, pensata per portare concerti gratuiti e green nei territori colpiti dall’alluvione del maggio dello scorso anno (programma dettagliato disponibile dal 12 marzo) e “Chiamata alle arti”, progetto ospitato da Museo Classis con cui Cristina Mazzavillani Muti invita giovani e giovanissimi a confrontarsi in una varietà di linguaggi, con la direzione artistica di Michele Marco Rossi e Anna Leonardi.
Come da tradizione Ravenna Festival offre anche un ricco cartellone di danza, nel quale si segnalano, tra i diversi appuntamenti, il Ballet de l’Opéra de Lyon, che il 7 luglio rende omaggio a Merce Cunningham con il dittico Cunningham Forever (Beach Birds e Biped), il gala Les étoiles curato da Daniele Cipriani e segnato dalla presenza di Eleonora Abbagnato (19 giugno), e il divo della danza spagnola Serge Bernal che propone lo spettacolo SeR in prima italiana (1 luglio).
Anche il teatro è protagonista di questa XXXV edizione della manifestazione ravennate, con appuntamenti quali, tra gli altri, la terza tappa del progetto quadriennale di “rimessa in vita” delle commedie di Aristofane da parte di Marco Martinelli su commissione del Parco Archeologico di Pompei, dove Pluto debutta prima di raggiungere Ravenna (29 maggio), il progetto diffuso e condiviso rappresentato dal Don Chisciotte ad ardere (dal 26 al 30 giugno e dal 2 al 7 luglio) con lo stesso Marco Martinelli ed Ermanna Montanari di Teatro delle Albe/Ravenna Teatro al fianco dei cittadini della Chiamata e sulle musiche originali di Leda, mentre Fanny & Alexander continua nella ricerca sull’eterodirezione con lo spettacolo Nina (11 giugno), in cui il pluripremiato soprano americano Claron McFadden abita la voce, i successi e le fragilità della cantante e attivista afroamericana Nina Simone.
Ma sono davvero tanti gli appuntamenti di questo Ravenna Festival 2024, realizzato grazie al sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Ravenna, del partner principale Eni e degli sponsor al fianco della manifestazione. Il via alle prevendite è previsto da giovedì 29 febbraio. Tutte le informazioni sul sito www.ravennafestival.org.
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